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Associazioni | 15 febbraio 2018, 14:41

Appunti su Vigevano-Prabis Onlus

Appunti su Vigevano-Prabis Onlus

Vigevano è sempre stata sensibile ai temi sociali e lo testimoniano le numerose associazioni di volontariato che qui sono presenti. Ma proporre alla città una Agenzia per favorire un gemellaggio con una realtà disagiata del mondo, significa sia associarsi ad una istituzione del volontariato e della cooperazione, sia avere qualcosa di nostro, dei vigevanesi, qualcosa in cui in cui riconoscersi e con cui operare direttamente. Vuol dire lanciare una sfida per manifestare e concretizzare le ambizioni, le generosità e le capacità dei vigevanesi a fare bene. Vuol dire avere, a livello civico, qualcosa che ci aiuti a "coltivare il vizio della speranza".   

Il Progetto Il progetto si concretizza con la realizzazione di una Agenzia che come prima attività opererà nel Settore di Prabis in Guinea Bissau al fine di far decollare e successivamente sostenere la Clinica pediatrica di Bòr. L’associazione è infatti finalizzata ad adottare a tempo indeterminato una “situazione disagiata nel mondo” ed a concretizzare, con le proprie risorse umane e finanziarie, le iniziative più idonee al suo sviluppo. 

Siamo operativi dagli inizi del 2006 e il nostro primo ed iniziale obbiettivo è stato quello di far decollare e successivamente sostenere la Clinica Pediatrica di Bòr. Abbiamo contribuito in maniera determinante alla realizzazione di questa realtà sanitaria che si presenta oggi come una struttura di eccellenza per il paese. La clinica, che oggi è diventata Ospedale Pediatrico di Bòr, ha una media di 60 ricoveri, un attivo e avanzato blocco operatorio e circa 20.000 visite ambulatoriali all’anno. 

Questo primo obbiettivo si colloca tuttavia all’interno di un progetto più ampio volto a gemellare nel tempo la comunità sociale di Vigevano con la comunità dei villaggi di Bòr e di Cumura aprendosi a tutte le problematiche sociali, educative, economiche e sanitarie che permettano una crescita umana e civile.   

L'Agenzia L’Agenzia vuole essere uno strumento che stimoli alla conoscenza dei problemi e alla tolleranza tra le varie culture, che valorizzi le capacità professionali e il tempo libero di varie classi di età, che permetta esperienze di volontariato e trasmissione di valori per i giovani. Una rete di rapporti personali che nel tempo diventeranno una ricchezza, un senso di appartenenza ed un'ulteriore aspetto dell'identità di Vigevano.

Il Gemellaggio Il grande problema di un Gemellaggio con una realtà sociale di un paese disagiato del terzo mondo è, fondamentalmente, l’identificazione di una situazione che presenti caratteristiche non particolarmente esasperate ed affidabili nel tempo. La ricerca si è dimostrata particolarmente difficoltosa, sino alle soglie della rinuncia: “un certo mondo si presenta peggiore di come lo possiamo ipotizzare”.

Si sono contattate ed analizzate numerose realtà africane e sud-americane senza ottenere risultati apprezzabili. Alla fine, tramite il Pontificio Istituto Missioni Estere di Milano nella persona di padre Ermanno Battisti responsabile dell’Ufficio Progetti, è emersa una situazione articolata di persone e di realtà esistenti, o in fase di realizzazione, che presenta caratteristiche particolarmente congeniali all’idea di un Gemellaggio.

La scelta si è dunque focalizzata su una realtà della Guinea Bissau identificabile con il Settore di Prabis. Padre Ermanno Battisti nel gennaio del 2005 è tornato in Guinea Bissau, dove già è vissuto 26 anni, per completare la sua Missione e portare a termine progetti descritti in questo documento. Riteniamo che padre Battisti possa essere la persona più adatta per coprire il ruolo di Agente/referente di un progetto di gemellaggio. Conosce la realtà locale ed è in ottimi rapporti con tutte le persone citate in questo documento e con le quali si troverà ad interagire.

L’Agenzia Vigevano-Prabis Onlus è un’iniziativa aconfessionale e apolitica con la volontà di poter essere e di poter costruire qualcosa che sia a disposizione di chiunque. L’analisi della realtà guineana con particolare attenzione alle strutture sanitarie di Prabis, ha permesso di identificare un progetto tanto ambizioso quanto assolutamente necessario per consentire uno sviluppo stabile e duraturo delle risorse umane presenti in questa terra: un polo sanitario integrato e d’eccellenza tra la nascente struttura di Bòr e la realtà ormai consolidata di Cumura.

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