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Cronaca | 26 maggio 2018, 12:42

Lomellina: Smascherata una fitta rete di spaccio, arrestate due persone

Le indagini dei carabinieri erano partite nello scorso mese di aprile ed hanno portato dopo un'attività complessa di servizi all'individuazione di due marocchini senza fissa dimora, coinvolti nell'attività illecita

Lomellina: Smascherata una fitta rete di spaccio, arrestate due persone

Nella tarda mattinata del 25 maggio, a Sant’Angelo di Lomellina, i carabinieri  della compagnia di Vigevano, in particolare delle Stazioni di Mortara, San Giorgio, Candia Lomellina, Robbio, Zeme Lomellina e Sartirana Lomellina, hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso e porto di armi e oggetti atti ad offendere: A.K., classe 1991, pregiudicato e N.M., classe 1998, tutti nati in Marocco, senza fissa dimora, irregolari sul territorio nazionale e gravati da  precedenti di polizia.

Tale positivo epilogo è giunto a conclusione e coronamento di una complessa attività d’indagine partita ad aprile, che si è articolata in riscontri amministrativi a carico di alcuni clienti tossicodipendenti e in numerosi e complessi servizi di osservazione, svolti nelle campagne del Comune di Sant’Angelo,  nei pressi della Strada Provinciale n.596. Grazie alle segnalazioni di alcuni residenti, infatti, i militari erano stati avvisati di un notevole  e ingiustificato incremento della presenza di giovani nella sopracitata zona e in altre dei comuni di Cergnago e Nicorvo, quasi ogni giorno principalmente nelle ultime ore della mattina. Per tal motivo sono iniziati gli appostamenti finalizzati ad accertare quanto accadesse. Lo spettacolo per i carabinieri operanti, anche in questo caso come per l’operazione svolta sempre dalla Compagnia carabinieri di Vigevano lo scorso aprile nelle campagne di Parona, è stato sconfortante, avendo accertato la presenza di un’ulteriore area di spaccio nella Lomellina frequentata da tantissimi giovani, che venivano giornalmente a rifornirsi di eroina, cocaina ed altre sostanze stupefacenti. Il tutto anche qui  gestito da una complessa organizzazione fatta di spacciatori, pali, vedette e fiancheggiatori, molti dei quali individuati nei consumatori stessi, che si alternavano nei giorni e che consentiva di svolgere l’attività in tutta sicurezza, per evitare l’intervento risolutivo delle Forze dell’Ordine.

Le indagini sono state lunghe e complesse a causa della morfologia dell’area, che non consentiva l’osservazione a distanza e aveva poche zone per occultare gli operatori alla vista dei malfattori, e per la presenza della cornice di sicurezza realizzata dagli stessi. Tuttavia, studiando con sistematicità il modus operanti, si è concretizzata nel tempo una strategia per tessere una rete intorno alla zona in grado sia di osservare che di intervenire al momento giusto, finalizzata anche a garantire la sicurezza per gli operatori e per chi al momento si fosse trovato in zona per rifornirsi.

Ieri è scattata l’operazione che ha visto impegnati 22 carabinieri della compagnia di Vigevano e 7 autovetture di servizio e che ha permesso di sorprendere e arrestare, nel pieno dell’attività di vendita di droga, i due spacciatori di cui sopra, e di  sequestrare il seguente materiale: 52 grammi di eroina, grammi 44 grammi di hashish, suddiviso in 5 pezzi all’interno di un involucro di platica, 16 grami di cocaina suddivisa in tre involucri di plastica, un bilancino di precisione, una roncola di 66 centimetri, di cui 53 centimetri di lama, una somma contante in banconote di vario taglio per un totale di circa 450 euro, vario materiale vario destinato  al confezionamento delle dosi e 2 telefoni cellulari.

Nel contesto della stessa attività, veniva segnalato all’Autorità Prefettizia, come consumatore: L.S.F., nato e residente a Mortara,  classe 1988, trovato in possesso di grammi 3 di hashish. Gli arrestati, espletate le formalità procedurali, sono stati trattenuti nelle camere sicurezza della compagnia carabinieri di Vigevano, in attesa del rito di direttissima disposto dalla Autorità Giudiziaria. Questa mattina (sabato) al Tribunale di Pavia, A.K. ha patteggiato un anno e quattro mesi con divieto di dimora nella provincia di Pavia, mentre N.M. un anno e due mesi, senza però l'applicazione della custodia cautelare per entrambe.

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