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Eventi | 23 giugno 2018, 13:59

Le colonie elioterapiche lungo il Ticino - di Giuseppe Casarini

Una volta c’erano le colonie! “Le colonie elioterapiche di un tempo sul Ticino: distruzione, ruderi..ma fortunatamente non solo!”

Le colonie elioterapiche lungo il Ticino - di Giuseppe Casarini

Sì una volta c’erano le colonie! Tempi andati, tempi passati oggi presenti nella memoria di oggi ha più settant’anni come me.

Le colonie nascono come ospizi marini alla fine dell’800 per ospitare bimbi affetti da malattie tubercolari: il mare e il sole avevano funzione curativa sui piccoli tanto da essere definiti ‘antitubercolari’. La funzione terapeutica prosegue anche negli anni trenta, in pieno regime fascista, quando a quella sanitaria si aggiunge la funzione educativa e di propaganda e le colonie montane, lacustri, elioterapiche e marine, che ospitavano “balilla” e “piccole italiane” e furono il fiore all’occhiello della politica igienista del fascismo. Nelle colonie il tempo trascorreva fra adunate, esercitazioni, giochi, bagni di sole. L’opportunità di frequentare le colonie, offerta anche a molti ragazzi figli di italiani residenti all’estero, fu un’efficace operazione di propaganda presso le comunità dell’emigrazione italiana.

 Nel dopoguerra, eliminata la funzione propagandistica, le colonie ebbero una nuova vita dagli anni cinquanta quando si optò per la funzione sanitaria e ricreativa  ma anche  quale aiuto psicologico e morale per ragazze e ragazzi  colpiti dagli effetti del conflitto bellico. La costruzione delle colonie fu inarrestabile. Senza pretese architettoniche come quelle realizzate nel trentennio, le colonie assomigliano più ad alberghi ‘alla buona’  ma verso la fine degli anni settanta si assisterà  alla dismissione e abbandono delle strutture che avevano ospitato fino a quel periodo centinaia di migliaia di piccoli provenienti da tutto il paese e  la maggior parte viene inesorabilmente lasciata andare alle intemperie delle stagioni e al degrado.

A questo degrado è invece sfuggita oltre alla Colonia Enrichetta di Abbiategrasso  la colonia elioterapica sul Ticino di Turbigo come riporta il sito di Ticino Notizie e alla cui nota si rimanda per maggiori notizie e  a G.LEONI, L’Amministrazione comunale durante il ventennio fascista, in ‘Contrade Nostre’, vol VI, pagina 25  qui riprendendo in nuce solo alcune annotazioni storiche:  Quest’anno la gestione di ‘Progetto Vita’ della ‘Colonia’ comunale di Turbigo ha avuto un grande successo (130 iscritti), probabilmente per la capacità animare il periodo con tanti momenti di svago (visita Expo compresa), tanta piscina, partecipazione al ‘Turbigusto’. Una storia quasi secolare, quella della Colonia Elioterapica che l’attuale Amministrazione intende rivalutare affidando la gestione a privati in grado di valorizzare il sito, pur mantenendo in essere la tradizione, che vede i giovani turbighesi passare un mesetto estivo sulla riva destra del Ticino. Ecco, brevemente, la storia di questo servizio che quest’anno è entrato in auge:“Dalla prima circolare del 2 maggio 1931, in cui si invitava il popolo fascista a muoversi nella realizzazione di colonie per bambini, il Fascio locale si fece subito carico del problema. Affittò un terreno di dieci pertiche milanesi adiacente al fiume Ticino, di proprietà del Comune di Galliate e, iniziati i lavori il 6 giugno 1931, mediante le prestazioni di volontari, il 5 luglio la Colonia venne inaugurata e furono accolti subito 58 bambini. La rapidità nella costruzione e le appropriate sistemazioni degli impianti costituiti da un fabbricato centrale adibito a refettorio, di una cucina, di doccia con serbatoio, pompa per l’acqua potabile, di latrine, tutto cintato con rete metallica fanno della colonia denominata Benito Mussolini una delle migliori della plaga. In proseguo i bambini sono continuamente aumentati e così nell’anno successivo si ampliò il fabbricato mediante il concorso di Luigi Gualdoni che volle ricordare con la propria donazione il nome del proprio figlio Giannino tragicamente scomparso …”

Come in altre località dell’attuale “Parco del Ticino” (Abbiategrasso, Samarate, Trecate, e della già citata Turbigo) a Motta Visconti sorgeva sulla riva del fiume, nell’attuale località “Guado della Signora”, una “colonia elioterapica”, i cui edifici sono stati completamente travolti dalle piene o forse, per meglio dire, a mio parere da locali talebani.

 

Infatti da qui corrono i ricordi alla mia fanciullezza e a quei poveri bianchi ruderi ancora presenti negli anni cinquanta sulle sponde del Ticino a Motta Visconti e dopo pochi anni rasi completamente al suolo e a quella ancora presente seppure asfaltata e modificata strada, come riporta il sito del Comune di Motta Visconti a “LA STRÄÄV AD LA COLONIA: Era un sentiero che scendeva dalla costa, nei boschi ed era percorsa dai boscaioli, dai sassaioli e dai pescatori: Fu ampliato e vi fu fatta una strada negli anni ’30 anche perché era stata costruita da poco la “Colonia Elioterapica Emilio Gorla” a cui andavano in estate moltissimi bambini a fare la cura del sole e ad abituarsi a vivere insieme. E così  in modo malinconico riporta al riguardo un altro sito mottese che su internet recita: ” La bellezza perduta della Colonia Elioterapica “Emilio Gorla” composta dal grande padiglione con dormitorio e mensa, un elegante ristorante (negli anni a venire trasformato in discoteca) e il solarium accanto al fiume. La colonia  venne inaugurata il 24 giugno 1932, benedetta dal prevosto di Casorate Primo, don Defendente Tettamanzi. Il sentiero che dal paese portava alla riva del fiume venne ampliato a strada. Il grande sito dedicato “alla cura del sole” (ce n’erano altri simili in provincia di Milano a Cuggiono, Legnano, Cerro Maggiore, Parabiago) era composto da un grande padiglione con dormitorio, cucina e mensa (totalmente scomparso, ubicato pressappoco sull’attuale piazzale al Guado della Signora), un elegante ristorante, sorta di piccolo gioiello con echi di stile”

Un discorso a parte merita  la “Colonia Enrichetta” oggi  diventata il “Centro Permanente di Educazione Ambientale”, fornito anche di posti letto). Così recita un sito che si occupa del Territorio abbiatense:”La vallata di Abbiategrasso che conduce al Ticino si apre in numerosi percorsi ciclopedonali: tutti attraversano le ampie aree agricole per poi immergersi nel fitto dei boschi di querce e carpini. Vicino al fiume la vegetazione si diversifica, alternando bellissimi salici e pioppi. Proprio in questa zona sorge Colonia Enrichetta, su un terreno di 10.000 metri quadri recintati all’interno di un bosco, a circa 300 metri dalle sponde del Ticino (in corrispondenza della radura della Gabbana, tradizionale approdo – ora ormai in crisi – della navigazione leggera e del canottaggio).

“La storia della Colonia Enrichetta parte all’inizio del XX secolo, quando nel lontano 1919 il Comitato Abbiatense della “Lega Nazionale Contro la Tubercolosi” pensa di far costruire un centro elioterapico. L’intento è quello di curare i bambini abbiatensi attraverso i cosiddetti “bagni di aria e di sole”, rimedio ritenuto curativo e preventivo nei confronti di una malattia che mieteva numerose vittime. Il nome stesso della Colonia è scelto in memoria della giovane Enrichetta Chierichetti Pianzola, morta di tubercolosi nel 1914, all’età di diciannove anni.

Per volere del dott. Alessandro Casazza vengono utilizzate alcune tende dismesse dagli ospedali da campo della Grande Guerra. Per allestire il centro elioterapico viene individuato un terreno boschivo di proprietà del Conte Antonio Trivulzio Manzoni, nei pressi del Ticino.

Poi il fascismo dilaga ovunque, e negli anni ’20-’30 Colonia Enrichetta si trasforma in Fondazione fascista. Di fronte alla crescente richiesta di prestazioni, si impone l’ampliamento della struttura, di cui è incaricata la Cooperativa d’Arte Edile: l’intervento fa sorgere diversi edifici, molti dei quali presenti ancora oggi.”

Bello sarebbe se i depositari e i cultori di memorie storiche locali potessero fornire notizie e documentazioni sulle altre colonie elioterapiche dei Comuni rivieraschi del Ticino.

Giuseppe Casarini

Articolo in collaborazione con www.ticinonotizie.it

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Oltre ai già citati documenti storici e ai ricordi personali per la stesura del testo mi sono avvalso di voci da internet quali:

“Colonia Enrichetta di Abbiategrasso”, Colonie elioterapiche-Wikipedia, Fascimo e colonie elioterapiche, Colonie elioterapiche del Fascismo

 

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