Sembra definirsi il futuro di Leonardiana, l’esposizione multimediale inaugurata nel maggio 2016 nel maschio del castello. Finita nel calderone della complicata liquidazione del Consorzio Ast che l’aveva creata insieme al gruppo Giunti (poi sfilatosi abbastanza velocemente dall’impresa), la mostra aveva fin qui vissuto nella precarietà, con la gestione presa in carico a tempo determinato dal comune e continuamente rinnovata. La proprietà è ancora di Ast, che essendo in liquidazione non ha più possibilità di interventi operativi.
Il comune si è quindi ufficialmente fatto avanti per prendere possesso della struttura ospitata al piano terreno di palazzo ducale. Quanto costerà? Un esperto ha valutato il bene e i suoi diritti connessi per la cifra di 270.000 euro. Per il momento non si è parlato di cifre per la possibile compravendita, anche perché il Consorzio Ast deve soldi a ex collaboratori e fornitori. I debiti, in fase ultima di liquidazione, si riverserebbero sui soci, e quindi sul comune, che potrebbe effettuare questa transazione per risolvere in maniera elegante la cosa senza dover ripianare. Il comune pagherebbe Leonardiana ad Ast e con questi soldi il consorzio salderebbe parte dei debiti.
Quale che sia la soluzione tecnico-burocratica-economica, la delibera di giunta con la quale l’amministrazione manifesta l’intenzione di acquisire Leonardiana (dando per scontato l’assenso alla vendita da parte di Ast) è un atto tangibile di come il comune di Vigevano punti sulla mostra per costruire il futuro turistico della città e per avere un punto di partenza nel progetto di valorizzazione del castello. Lo si coglie in alcuni passi del documento, in cui si afferma che Leonardiana è “asset indispensabile nelle iniziative per l’anniversario dei 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci che cadrà nel 2019”.
In un momento in cui si parla tanto del futuro del castello, quindi, la prima cosa certa è la permanenza di Leonardiana, che sarà accompagnata nel prossimo anno dal ritorno di una mostra di grande successo, “Dentro l’ultima cena”, che sarà riallestita anch’essa a palazzo ducale sfruttando il piano -1.
