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Attualità | 25 gennaio 2019, 19:05

Abb Vittuone: sono 123 i posti a rischio, doccia fredda per i lavoratori

La FIM Cisl sulle barricate: "Solo una settimana fa era stato siglato il contratto integrativo"

Abb Vittuone: sono 123 i posti a rischio, doccia fredda per i lavoratori

La Direzione di Abb Italia ha comunicato oggi al Coordinamento sindacale nazionale di Fim, Fiom e Uilm la decisione, assunta a livello centrale, di dismettere alcune produzioni legate al settore dei motori e generatori e di spostarne altre, sempre della stessa tipologia di prodotto, nello stabilimento di Helsinki, in Finlandia. Tutto ciò per affrontare la riduzione del mercato, ritarando la capacità produttiva in questo settore. Inoltre, un’altra tipologia di motore uscirà dalla produzione per essere sostituita, a breve, da un nuovo prodotto sviluppato e realizzato da Abb in India.

Questa scelta coinvolgerà 123 dipendenti, tra operai e impiegati, del sito di Vittuone che ora rischiano di perdere il posto. La comunicazione, nonostante i rumors degli scorsi mesi e le smentite aziendali alle insistenti domande dei sindacati, è stata una doccia fredda anche perché la scorsa settimana era stato siglato il rinnovo del contratto integrativo aziendale.

Riteniamo questa decisione sbagliata e inaccettabile – spiegano Andrea Donegà e Christian Gambarelli, rispettivamente, segretari generali di Fim Lombardia e Fim Milano Metropoli -, e per questo motivo, oltre ad aprire una discussione con i lavoratori, metteremo in campo anche iniziative di sciopero che non si limiteranno al solo sito di Vittuone, ma verranno estese agli stabilimenti italiani di tutto il Gruppo. Attiveremo anche tutti i canali istituzionali in quanto la decisione presa da Abb si aggiunge a una importante ristrutturazione iniziata due anni fa, e ora conclusa; alla cessione ad Arkad di una parte legata al settore Oil and Gas; alla gestione di qualche altro esubero; al trasferimento di uno dei due stabilimenti di Lodi; all’intenzione di cedere il settore Power Grids. Tutte decisioni che ci preoccupano e che ci fanno percepire un continuo movimento e riposizionamento di Abb in Italia, che non può tradursi in una perdita di posti di lavoro. Per questo vogliamo capire quali investimenti verranno messi in atto nel nostro Paese e quali strategie industriali si intende realizzare”.

Articolo in collaborazione con www.ticinonotizie.it

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