Il comune di Dorno prevede nel nuovo Pgt che andrà ad approvare entro la fine del mese, una fascia di rispetto di 500 metri dal centro abitato come limite minimo per poter spargere i fanghi di derivazione chimica come fertilizzanti dei campi. Ma la ditte interessate non ci stanno e presentano ricorso al Tar della Lombardia “Abbiamo ricevuto una lettera molto seccata da parte dei produttori dei fanghi – sottolinea l’assessore al Territorio del Comune dornese, Battista Cucchi – in cui ci si intimava o di recedere dal proposito di inserire il limite di 500 metri dal centro abitato, oppure sarebbero ricorsi alle vie legali. Così è stato, ma da parte nostra non abbiamo alcune intenzione di cedere. Il nostro lo riteniamo un provvedimento utile così che si possa limitare, per quel che si può, l’aumento di sostanze che trattengono un’alta percentuale di idrocarburi, e che hanno come effetto immediato lo sprigionarsi nell’aria di miasmi insopportabili rendendo l’aria irrespirabile”. L’amministrazione dornese ha dato mandato all’avvocato Francesco Adavastro, che ha nelle sue mani un nutrito dossier, di tutelare i propri interessi. “La ditta che ci ha presentato il conto – conclude l’assessore Cucchi – non ha chiesto il provvedimento sospensivo, pur essendo a conoscenza che andremo ad approvare il nuovo Pgt entro la fine del mese di febbraio. Non importa: il documento che regolerà le attività produttive, residenziali, agricole ed artigianali del nostro territorio sarà in ogni caso portato all’attenzione del consiglio comunale ed in quella sede votato”.
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