In manette sono finiti in due, un uomo e una donna, conviventi residenti a Mondovì. Lui, piemontese di origine sinti, 43 anni, lei 42enne, entrambi con precedenti specifici. L'operazione che ha portato al loro arresto, chiamata "O la borsa o la vita", è stata presentata stamattina in conferenza stampa dal Questore Emanuele Ricifari e dal comandante della Mobile Pietro Nen, che hanno voluto dare risalto all'operazione brillantemente messa a segno e coordinata dall'ispettore superioreGiancarlo Floris e dal commissario Alberto Sette.
Sono 4 i colpi di cui devono rispondere i due arrestati. Quattro, infatti, sono quelli accertati per ora, ma le indagini proseguono, perché c'è il reale sospetto che le rapine messe a segno sia molte di più. Sono diverse, infatti, le denunce presentate sia alla Questura che in diverse stazioni dei carabinieri relative a fatti analoghi. Quelle certe sono state compiute nel parcheggio dell'Ipercoop di Cuneo (tre) e nel parcheggio del Mercatò di Cervasca (una) nel mese di gennaio 2019. Il 7 febbraio l'arresto.
La coppia agiva sempre allo stesso modo: individuava donne intente a riporre la spesa in macchina, quasi sempre vetture di lusso. Nelle operazioni le donne in questione lasciavano la borsa nel carrello o comunque incustodita. A bordo dell'auto, risultata poi prestata, travisati e camuffatti con cappelli e sciarpe, i due speronavano il carrello, spaventando e mettendo in stato di confusione la vittima prescelta e, lesti, rubavano la borsa.
Il bottino poteva variare in base alla fortuna, dai 100 ai 500 euro, più tutti gli effetti personali. In un caso hanno anche procurato una lesione ad un braccio ad una delle vittime.
I due, non nuovi a questi episodi - sono gli stessi che, anni fa, avevano agito nei parcheggi dell'Auchan e del Big Store - sono stati individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza. Numerosi appostamenti e intercettazioni da parte della Polizia, fino all'episodio del 15 gennaio scorso, in cui i rapinatori sono stati colti in flagranza di reato.
Ne è scaturito un inseguimento non esente da rischi: i malviventi hanno infatti speronato le auto della Polizia, una della Mobile e due delle Volanti, danneggiandone una in modo serio e procurando delle lesioni ad un agente.
A Villanova Mondovì, all'altezza di una curva a gomito, l'auto dei rapinatori è finita contro un cumulo di neve, bloccandosi. I due sono scesi e si sono allontanati nelle campagne circostanti, facendo perdere le proprie tracce nonostante una notte di ricerche e un massiccio dispiegamento di forze.
Nei giorni seguenti è stato eseguito l'arresto, su disposizione della Procura di Cuneo, che ha agito celermente, stante la convenuta pericolosità e spregiudicatezza della coppia.
"E' stata un'operazione non facile e non scontata. Soprattutto per la celerità con cui si è conclusa. Questi sono reati che creano allarme sociale ed è necessario intervenire con grande tempestività. Cosa che ci è stata permessa anche per l'ottima e proficua collaborazione con la Procura di Cuneo", ha evidenziato il dirigente Pietro Nen, che ha ringraziato i suoi collaboratori.
Gli arrestati devono rispondere di rapina, ma anche di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Si trovano lui nel carcere di Cuneo e lei in quello femminile a Torino.