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Economia | 29 ottobre 2019, 11:11

Robecco, Maestro Martino (e Carlo Cracco) a villa Terzaghi: ecco come e a che condizioni

Convenzione di 12 anni, introito medio di 24.908 euro annui. La Barni: 'Occasione imperdibile per il paese'

Robecco, Maestro Martino (e Carlo Cracco) a villa Terzaghi: ecco come e a che condizioni

E’ fatta. I locali sono stati adeguati, l’accoglienza di futuri cuochi (e chef stellati) anche, la ricettività comincia già ad avere i primi benefici, anche se sui tempi del contratto (ormai pronto e convenuto tra le parti) forse l’Amministrazione avrebbe potuto anticipare i tempi della discussione. Ma quello che ieri sera il sindaco Fortunata Barni e l’Amministrazione hanno presentato in sala consiliare (nel corso di una commissione aperta a giornalisti ed operatori del settore) è senza dubbio una novità senza precedenti, per Robecco. Villa Terzaghi sarà infatti per 12 anni la casa di Maestro Martino, l’associazione fondata nel 2011 dalla ‘chef star’ Carlo Cracco.

L’accordo tra Comune ed associazione è stato illustrato alla presenza di  Massimo De Maria (che gestì, per conto di  Maestro Martino, anche la presenza di Carlo Cracco ad Abbiategrasso), dell’avvocato Fabio Romanenghi (socio di studio dell’ex sindaco di Bià, Alberto Fossati, e consulente legale dell’operazione), che ha svolto la funzione di consulente del Comune, il sindaco Fortunata Barni, diversi assessori e Brunella Agnelli di Confcommercio.

‘Volevamo fare di villa Terzaghi la casa delle associazioni, ma non ce n’erano così tante a necessitare di uno spazio. Abbiamo provato a darla in locazione, senza riuscirci. Poi”, ha esordito il sindaco Fortunata Barni, ‘il 27 marzo 2019 abbiamo avuto la manifestazione d’interesse che ha avuto esito positivo. Di certo non abbiamo mai voluto alienare villa Terzaghi’.

Per il primo cittadino robecchese ‘si tratta di una proposta di qualità, che guarda al futuro e alla qualità agroalimentare. Il progetto che si andrà a perseguire è fondato sulla cucina d’autore, organizzazione di eventi pubblici e privati, attività didattica aperta al pubblico. La società Arte Coquinaria e Maestro Martino saranno i promotori di tutti questi eventi. Ma il vero punto di forza del progetto è il ristorante didattico come luogo di formazione per i giovani, che li avvicineranno al mondo del lavoro. Sarà inoltre realizzato un orto didattico e 4 week end del gusto in villa Terzaghi, con show cooking, aperitivi con gli chef e lezioni di cucina. 

La proposta iniziale prevedeva un contratto di 18 anni, con un canone di affitto variabile da  6 a 12 mila euro con l’avanzare degli anni (oltre a 159mila euro di investimento a carico della società).  A carico del Comune rimaneva la manutenzione ordinaria. Successivamente si sono svolti diversi incontri, l’obiettivo era arrivare a 30mila euro di canone annuo di locazione. L’obiettivo, ha aggiunto la Barni, è stato superato: il contratto sarà di 12 anni, nell’accordo rientrano 4 week end del gusto ogni anno, la manutenzione ordinaria e straordinaria sarà a carico della società (tinteggiatura, pulizia, attacchi luce acqua e gas, ripristino del prato e altro).

I canoni di locazione andranno da 6mila euro annui per passare a 18mila dal 2028, per un totale di 156mila euro che saranno introitati dal Comune nell’arco del tempo convenuto. Il valore medio delle entrate annue per Robecco, compresi i lavori iniziali, sarà di 24.908 euro. Gli affittuari si accolleranno anche i costi assicurativi (oltre 30mila euro) e ovviamente quelli ordinari (luce, gas ecc.).

‘I benefici saranno di diverso livello, ‘culturale, economico e sociale’. Ci sarà uno stimolo alla ricettività (oltre 100 i giovani cuochi che verranno formati), ‘la valorizzazione del territorio, la promozione dei prodotti agricoli e Robecco come cuore verde della metropoli. In futuro potranno esserci la sistemazione della casa del custode e la riqualificazione del parco’, ha continuato il sindaco.

Tra i perni del piano la creazione di un ristorante didattico, dove gli allievi proveranno sul campo cosa significa cucinare e gestire un locale. I benefici per il territorio, ha rilevato De Maria, saranno molteplici: dalla collaborazione con le aziende agricole locali allo stimolo per la ricettività (b&b ed agriturismi), sino ai rapporti con gli altri ristoratori.

Presenti in sala anche gli esponenti delle opposizioni, che hanno sollevato riserve su alcuni punti del contratto (Caruso di Robecco Futura e Francesco Ticozzelli), mentre l’ex assessore Peppino Trezzi ha avanzato qualche riserva sui tempi di approvazione dell’accordo (‘sarebbe stato meglio illustrarlo e discuterne prima’).

Pollice insù da Brunella Agnelli, segretario di Ascom presente in sala. I lavori di adeguamento della villa sono prossimi alla conclusione, le attività in fase di preparazione.

Ci sarà modo di riparlarne, ma non c’è dubbio che-anche solo potenzialmente- si tratta di un’occasione che passa poche volte, nella vita di Comuni dalle dimensioni di Robecco.

Articolo tratto da www.ticinonotizie.it

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