Un problema che persiste da troppi anni e che l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Costantino ha deciso di affrontare perché situazioni come quella successa in estate non devono più ripetersi. In quella circostanza diverse vie della città furono completamente allagate da un potente nubifragio. Ora si vuole però voltare pagina.
“Domani (giovedì) - spiega il vicesindaco Antonello Galiani - è stato organizzato un incontro pubblico, in cui parteciperà Asm Vigevano, nella persona del direttore dei lavori, il Clir, il comando della polizia locale di Gambolò e l’amministrazione comunale. Finalmente dopo tantissimi anni di problematiche, anche igienico-sanitarie, il prossimo 25 novembre ci sarà l’apertura del cantiere che riguarderà circa 700 metri di rifacimento delle fognature in via Isella. L’intervento consisterà nel raddoppio della dimensione delle tubazioni della fognatura in tutto il tratto interessato”.
A livello di tempistiche, quanto dureranno questi lavori? “Sarà un intervento molto invasivo - riprende Galiani - in quanto le fognature di via Isella sono situate a -3,5 metri rispetto al manto stradale. Ci vorranno circa 4-5 mesi prima che si arrivi a conclusione. Per questo motivo abbiamo voluto avvisare le circa 200 famiglie residenti in via Isella e zone limitrofe recapitando direttamente presso le loro abitazioni un invito ufficiale per l’incontro di domani. Nel corso della serata il direttore dei lavori presenterà il cronoprogramma e suddivideremo, attraverso le ordinanze eseguite dal comando di polizia locale, i 700 metri di via Isella in quattro aree con l’obiettivo di creare meno disservizi possibili alla cittadinanza”.
Importante sarà anche la presenza di personale del Clir. “Decideremo - sottolinea il vicesindaco – la modalità della raccolta dei rifiuti. Siccome la strada verrà interrotta per l’esecuzione dei lavori, i mezzi non potranno transitare per effettuare la raccolta dell’immondizia. Di conseguenza pensiamo che verranno create più aree in via Isella per poter concentrare tutti i rifiuti, in modo da permettere al Clir la raccolta in punti specifici”.