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Attualità | 14 marzo 2020, 15:27

Coronavirus: “Se venite fermati dalle forze dell’ordine, dite sempre la verità”. L’appello chiarificatore dell’avvocato Marradi

Si rischia molto dichiarando il falso alle autorità di pubblica sicurezza, è bene che i cittadini lo sappiano

Coronavirus: “Se venite fermati dalle forze dell’ordine, dite sempre la verità”. L’appello chiarificatore dell’avvocato Marradi

Ai tempi del Coronavirus, come è noto, per muoversi ci vuole l’autocertificazione che però evidentemente come recita anche il disposto, deve essere opportunamente verificata dalle Forze dell’Ordine, ma soprattutto, gli spostamenti debbono essere giustificati da comprovate ragioni di urgenza come i motivi di salute, il doversi recare al lavoro o in farmacia o, ancora, al limite, a fare la spesa.

La cronaca locale, in questi giorni, si è sbizzarrita nel raccontare episodi anche curiosi, come il fidanzato multato perché stava andando a trovare la morosa. Di fatto in questo periodo, del tutto straordinario, l’appello al senso di responsabilità deve essere forte. Però è altrettanto importante, far sapere ai cittadini cosa si rischia secondo le nostre leggi e il nostro codice di diritto penale.

A spiegarlo bene ai colleghi di Ticino Notizie e soprattutto a lanciare un appello è l’avvocato Giovanni Marradi: “Cittadini davanti ad un controllo da parte di Polizia locale e Carabinieri, dovete dire sempre la verità, in quanto, si rischia molto di più per il reato di dichiarazioni mendaci (art. 495 codice penale) rispetto alla violazione dell’ordinanza di salute pubblica coronavirus (art.650 codice penale)”.

Nella fattispecie, infatti, fornendo dichiarazioni false dinanzi agli agenti si rischia l’arresto e la reclusione da uno a sei anni. “E di questi tempi di coronavirus – come osserva il penalista –  non è proprio il massimo della vita, essere fermati. Sottoposti alla convalida di arresto con tutto quello che ne consegue a livello di possibili contagi…. ” In altre parole, tutt’altra musica rispetto alla violazione del 650 del nostro codice penale. Qui infatti entriamo nel campo delle contravvenzioni. Siamo di fronte a quello che si dice una reato penale in bianco. In soldoni, il rischio è ben minore rispetto alla prima fattispecie di reato. L’ammenda oblazionabile può scendere a 103 euro e di fatto il rischio di arresto è pressoché inesistente. 

“Ovviamente – chiosa l’avvocato magentino – il mio appello non è certo rivolto a non rispettare l’ordinanza sulla salute pubblica, quanto piuttosto a far capire ai cittadini che è inutile raccontare frottole in caso di un controllo da parte Forze di Polizia. Perché così facendo si rischia seriamente di ficcarsi in guai ben maggiori”.

F.V.

Articolo tratto dal nostro sito partner www.ticinonotizie.it

 

 

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