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Attualità | 27 marzo 2020, 15:46

Coronavirus, un’email per la certificazione delle mascherine. Monti: «Ci servono al più presto nuovi dispositivi»

Il presidente della commissione sanità Emanuele Monti ha annunciato l’attivazione di una casella di posta dedicata alle aziende che stanno convertendo la loro produzione per realizzare mascherine protettive: «Scriveteci per ottenere rapidamente le certificazioni di idoneità»

Coronavirus, un’email per la certificazione delle mascherine. Monti: «Ci servono al più presto nuovi dispositivi»

Si è tenuto poco fa l’appuntamento stampa con il consigliere regionale Emanuele Monti (Lega), al termine della seduta della commissione sanità del Pirellone. Focus della riunione sono stati i dispositivi di protezione individuale di cui il personale sanitario ha urgente bisogno. 

«Abbiamo una grande necessità di mascherine da  dare a  medici e infermieri – ha detto Monti  - In commissione è emerso forte il grido di dolore e d’allarme da parte di tutte le aziende ospedaliere della regione. Non possiamo più aspettare e pretendiamo che dopo cinque settimane il Governo ci dia delle risposte e che ce le faccia avere in tempi rapidissimi».


Gli ospedali stanno sopravvivendo grazie alle donazioni e alla generosità di associazioni e privati cittadini. «E non va bene. Come Regione ci siamo mossi velocemente per superare questa lentezza, per autoprodurre dispositivi attraverso le nostre aziende che si sono rese disponibili a convertire le loro produzioni, la maggior parte in provincia di Varese. I primi materiali stanno arrivando ma ne servono molti di più perché il tempo stringe».  

Per velocizzare i tempi, Regione Lombardia ha attivato una casella email a cui le aziende possono scrivere per ottenere in tempi rapidi le certificazioni necessarie per la messa in commercio delle mascherine. «Invito chi ha disponibilità di fornire mascherine a scrivere all’indirizzo mail dpicoronavirus@regione.lombarida.it – ha aggiunto – L’assessore Raffaele Cattaneo sta gestendo la partita insieme al Politecnico per attivare le certificazioni in modo celere». 

I dispositivi non servono solo al personale sanitario impiegato negli ospedali, ma anche a quello in servizio delle Rsa e ai lavoratori delle filiere indispensabili che non possono essere sospese «e devono poter lavorare in condizioni di sicurezza. I presidi individuali devono essere garantiti e distribuiti a tutti» .

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