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Attualità | 18 ottobre 2020, 22:03

Nuovo Dpcm: i sindaci potranno chiudere vie e piazze alle 21. Nei ristoranti massimo sei persone ai tavoli, continua la scuola in presenza

Il premier Conte ha annunciato le nuove misure, molte delle quali già in vigore in Lombardia. Per palestre e piscine una settimana di tempo perché tutti si adeguino ai protocolli. Stop all'attività dilettantistica di base: «Non possiamo perdere tempo dobbiamo agire mettendo in campo tutte le misure necessarie a scongiurare un nuovo lockdown generalizzato»

Nuovo Dpcm: i sindaci potranno chiudere vie e piazze alle 21. Nei ristoranti massimo sei persone ai tavoli, continua la scuola in presenza

«Non possiamo perdere tempo dobbiamo agire mettendo in campo tutte le misure necessarie a scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. Il paese non può permettersi una nuova battuta d'arresto che finirebbe di compromettere seriamente l'intero tessuto economico». Queste le parole del premier Giuseppe Conte in diretta illustrando il nuovo Dpcm che sarà in vigore già da domani.

Ecco le misure del Governo: i sindaci potranno disporre al pubblico dopo le ore 21 la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l'accesso solo a chi deve raggiungere gli esercizi commerciali o abitazioni private.

Tutte le attività di ristorazione, pub, gelaterie, pasticcerie sono consentite dalle 5 del mattino alla mezzanotte se il consumo avviene ai tavoli, se il consumo non è previsto ai tavoli è permessa la somministrazione fino alle 18. Le consegne a domicilio sono consentite senza vincolo d'orario e l'asporto sarà consentito fino a mezzanotte.

Nei ristoranti si potrà stare al massimo con 6 persone per tavolo, ogni ristoratore dovrà affiggere ai locali il numero massimo di persone consentiti nel locale. 

Le attività scolastiche continueranno in presenza, definito da Conte "un asset fondamentale per il paese", per le scuole secondarie di secondo grado verranno favorite modalità ancora più flessibili di organizzazione delle attività didattica, con ingresso degli alunni alle ore 9.00 con possibilità di turni pomeridiani. Le università devono attuare piani per la didattica.

Per quanto riguarda le palestre e le piscine resteranno aperte ma avranno una settimana di tempo per dimostrare di aver applicato tutti i protocolli di sicurezza, laddove non sono applicati: se ciò non accadrà tra sette giorni il governo sarà costretto a disporre la chiusura. «I protocolli sono rispettati puntualmente, altre volte non sono rispettati, daremo una settimana per adeguarli e verificarne il rispetto. Se non saranno rispettati saremo costretti a sospendere l'attività delle palestre e delle piscine» ha detto Conte.

Rimane vietato lo sport di a livello amatoriale, non sono consentite gare e competizioni per l'attività dilettantistica di base. Saranno vietate, infine, le sagre e fiere e locali.

In Lombardia gran parte di questi provvedimenti sono già attivi in base all'ordinanza in vigore da sabato scorso

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