Cronaca - 28 settembre 2017, 19:27

Processo Bozzola: Don Gregorio smentito in aula dal maresciallo Moriglia

Nuovi sviluppi sul caso del santuario di Garlasco, nell'ultima udienza il maresciallo dei Carabinieri ha negato le parole del sacerdote

Nell'ambito del processo per lo scandalo alla Bozzola, l'ultima udienza svoltasi mercoledi' scorso nel tribunale di Pavia, ha portato a galla nuovi elementi di valutazione per il collegio giudicante impegnato in aula. 

E' stato ascoltato come teste il maresciallo Giuseppe Moriglia, che nel 2014 era al comando della stazione carabinieri di Garlasco. Stando alle sue dichiarazioni è emerso come Don Gregorio non avesse mai parlato di un estorsione o minacce ricevute da parte di Savu e Tanasie, i due rumeni accusati di aver chiesto 250.000 euro, alla Diocesi di Vigevano, per non divulgare notizie sui presunti incontri erotici fra lo stesso Savu e Don Gregorio.

Nel corso dell'udienza è stato ascoltato anche don Bonato, attuale parroco di San Francesco a Vigevano, come teste a difesa dei due imputati, ad una domanda precisa del pm Roberto Valli, il sacerdote ha tenuto a precisare che Savu "mendicava ma non molestava nessuno".

L'avvocato che rappresenta Don Gregorio Vitali, costituito parte civile, si è opposto alla richiesta del difensore Roberto Grittini, senza il mancato accordo fra le parti, il presidente del collegio Luigi Riganti, non ha concesso a Savu di rispondere alle domande dei giudici e delle parti, dal momento che l'esame degli imputati era stato fissato lo scorso 19 luglio, ma Savu non si presentò in aula, con relativa acquisizione agli atti della versione data in fase di indagine. 

L'udienza con la requisitoria che stabilirà le richieste di pena del pubblico ministero e le arringhe dei difensori e gli interventi delle parti civili, è fissata per il 20 dicembre.