Chiariamolo subito, per la massima tranquillità di chiunque sia convinto la privacy abbia ancora un qualche tipo di valore nel nostro mondo odierno: eCall, dispositivo di soccorso tecnologico che in questo 2018 diverrà obbligatorio per ogni automobile italiana, non è una scatola nera. Sì, in caso di incidente stradale interviene utilizzando i sengali Gps, ma di fatto non traccia il veicolo su cui si trova.
In sostanza eCall funziona inviando, appunto soltanto in caso d'incidente del veicolo, una chiamata automatica al 112 con diverse informazioni: la posizione del veicolo (di primaria importanza, ovviamente), l'entità dell'incidente, il numero degli occupanti, il loro stato di salute, la direzione di marcia, l'orario della chiamata e l'avventura apertura dell'airbag.
Dettagli importanti nella risoluzione di qualunque scenario del genere possibile. Anzi, gli addetti ai lavori (posizioni riprese anche da La Stampa nazionale) stimano che con l'introduzione dell'eCall si salverebbero 2500 vite in più e si renderebbero gli interventi più efficaci del 50%, a fronte di un costo (per veicolo) di circa 100 euro in più.
L'introduzione del dispositivo sarà obbligatoria a partire dal 31 marzo prossimo.