Si stanno moltiplicando negli ultimi anni le donazioni di defibrillatori a favore di centri sportivi, posti di ritrovo e locali pubblici cittadini. Il comune ha quindi deciso di fare un po’ di ordine e sistematizzare le risorse già presenti e quelle che arriveranno per arrivare a fare di Vigevano una città cardioprotetta. “Abbiamo notato che gli apparecchi arrivano spesso in donazione – ha detto il sindaco Andrea Sala – direttamente al comune oppure ad associazioni che li mettono a disposizione della collettività. È certamente un’opera meritoria, che però noi abbiamo il dovere di cominciare a governare”.
Anche perché, con lo sviluppo di questo sistema che permette davvero di salvare vite, si pongono due ordini di problemi: quello di stabilire dove sia più opportuno installare i defibrillatori e quello della loro manutenzione. “In bilancio abbiamo predisposto una piccola cifra per l’acquisto di defibrillatori – prosegue il sindaco – ma dato che già sappiamo che probabilmente non sarà necessario in quanto sono annunciate ulteriori donazioni, dirotteremo i soldi nel fondo destinato alla manutenzione e all’organizzazione di corsi rivolti alla popolazione per istruire i cittadini sulle manovre da effettuare in caso di emergenza”.
Il comune ha quindi predisposto un bando, che verrà pubblicato a breve, nel quale andrà alla ricerca di un soggetto che si occupi della manutenzione degli apparecchi e della promozione del loro utilizzo attraverso corsi di formazione. Intanto si procederà a una più efficace distribuzione sul territorio cittadino dei defibrillatori già presenti: “Ce ne sono attualmente 16, e altri 3 verranno presto attivati”, ha spiegato l’assessore alla sanità Antonietta Moreschi. Alcuni, però, non sono sempre raggiungibili: “Ce n’è uno all’interno del teatro Cagnoni e uno in municipio. Saranno i primi che sposteremo, portandoli appena fuori dall’ingresso dei due edifici, in modo che possano essere utilizzabili anche quando i portoni degli edifici sono chiusi. Procederemo poi alle nuove installazioni secondo una mappa già predisposta con una prima copertura del centro e in seguito delle periferie”.