Economia - 24 aprile 2018, 10:46

Boom della birra artigianale in Italia: ricavi in forte aumento

Tra le varietà di birra diffuse in Italia, è sempre più frequente e sviluppata la tendenza di consumare la birra artigianale. Un sapore unico, un gusto particolarmente apprezzato, una birra naturale al 100% e genuina che sta guadagnando sempre più consensi e l’approvazione anche di appassionati e di addetti ai lavori. 

Le caratteristiche della birra artigianale

Sono diverse le differenze che caratterizzano una birra di tipo artigianale dalla classica birra che potremmo definire di tipo industriale. 

La differenza sta innanzitutto nella preparazione. Per prima cosa si può dire che la birra artigianale viene preparata senza subire alcun processo di pastorizzazione e in genere non viene filtrato, mantenendo, quindi, una serie di proprietà organolettiche ed un sapore inconfondibile e unico che è molto apprezzato dai consumatori. 

Un altro aspetto che fa apprezzare in maniera esponenziale questa birra riguarda gli ingredienti, assolutamente naturali e genuini al 100%. Per la produzione della birra artigianale viene utilizzato principalmente il malto d’orzo, o il malto di frumento ai quali segue una particolare e attenta lavorazione che prevede l’aggiunta del luppolo insieme all’acqua e al lievito. Una preparazione che consente di preparare una birra artigianale pronta per essere gustata e apprezzata, ma che può avere una durata limitata nel tempo in quanto non sottoposta alla pastorizzazione che ne aumenta la durata nel tempo.

Questa birra è particolarmente gradita anche per l’assenza di additivi chimici e conservanti, che in genere vengono utilizzati per la preparazione delle birre di tipo tradizionale. 

La diffusione della birra artigianale

Il fenomeno della birra artigianale ha una storia più recente rispetto alla birra tradizionale. La scoperta risale agli anni 80’ e viene dagli Stati Uniti, e man mano si è andata diffondendo in maniera sporadica fino a raggiungere un boom nel nuovo millennio. 

In Italia, per esempio, la birra artigianale si è diffusa dagli inizi degli anni 90’ un fenomeno che man mano si è ampliato sempre di più ed è stato particolarmente apprezzato grazie ad un sapore unico e particolarmente gradito per le sue proprietà spiccate e soprattutto per la sua genuinità. La birra artigianale viene prodotta in piccoli birrifici che pian piano si sono diffusi sul territorio al pari della bevanda, che, da prodotto di nicchia, quale era, è sempre più apprezzata e divenuta ormai di largo consumo anche nei locali, bar, ristoranti e pub.

I primi birrifici di birra artigianale sono comparsi alla fine degli anni 90’ e oggi, sono aumentati in maniera vertiginosa. Si tratta delle cosiddette ‘microbirrerie’, che utilizzano impianti di produzione propri e producono quantità di birra limitate che poi vengono destinate alla vendita nei locali, bar e negozi. 

A partire dal 2016 anche la legge ha reso legale dal punto di vista economico la birra artigianale che può essere prodotta da birrifici indipendenti. Nel giro di un paio di anni i micro birrifici sono passati da 6-700 a oltre un migliaio con una elevata produzione di svariati milioni di euro.

Un’attività che ha dato lavoro a molti giovani al di sotto dei 25 anni, con lo sviluppo di piccole aziende che negli ultimi anni hanno fatto tanta strada, e registrato una crescita di fatturato e un volume di affari consistente, tanto che alcuni sono stati acquisiti dai grandi brand di birra. 

Questo agevolato anche dalla nascita dei nuovi ecommerce come il più famoso della birra artigianale online Birre Da Manicomio.