Quaderni piccoli con pagine ingiallite, piene di aste e puntini, lettere scritte in “bella grafia”, pennini e temperini del secolo scorso. C’è tempo fino a domenica 10 giugno per visitare l’interessante mostra dedicata alla scuola, “1818-2018: due secoli di istruzione a Magenta”, presso la Sala Galli (ex Aula Consiliare), risultato del percorso di alternanza scuola-lavoro effettuato da studentesse del linguistico e delle scienze umane del liceo Quasimodo.
Occasione perfetta per tornare a parlare di Carlo Fontana, primo sindaco di Magenta dell’Italia repubblicana, che aveva vissuto la sua scuola fatta di rigore e autorità. Di scuola si occupò, una volta diventato grande, in qualità di maestro, scrittore e cittadino attento.
Carlo Morani e Natalia Tunesi, autori della biografia di Fontana, ricca di inediti, hanno illustrato la figura pressochè sconosciuta dell’uomo che voleva una scuola per tutti, che abbattesse le classi sociali, che fosse inclusiva e luogo di crescita umana oltre che culturale (seppur limitatamente al concetto di istruzione del popolo che era diffuso all’inizio del secolo scorso).
Sala Galli giovedi sera 7 giugno era gremita: tra il pubblico, insegnanti e professori, in servizio e in pensione, e numerosi studenti hanno ascoltato i relatori che dopo studi e ricerche si sono imbattuti in documenti e foto che hanno completato la figura del primo sindaco della città.
La biografia “Carlo Fontana, pioniere del socialismo, maestro antifascista, primo sindaco di Magenta nell’Italia repubblicana” è edita da La Memoria del Mondo.
Arabella Biscaro
Articolo in collaborazione con www.ticinonotizie.it