Economia - 16 luglio 2018, 06:00

Alla scoperta dell'argento colloidale

La composizione dell’argento colloidale ha reso questo elemento uno dei più utili di sempre, per il trattamento di numerose patologie e problematiche, come ad esempio disturbi alla pelle, disturbi infiammatori, e molto altro ancora. Quando gli antibiotici non erano in uso, questo tipo di prodotto veniva usato allo scopo di lenire disturbi provocati da infezioni ed infiammazioni, e come potente antibatterico: basti pensare che i romani erano anche soliti conservare in barattoli di argento i cibi, per evitare che si deteriorassero. Oggi, nonostante le numerose scoperte mediche e scientifiche, l’argento colloidale mantiene le sue proprietà positive e può essere ancora utilizzato per contrastare svariati disturbi ed anche come possibile rafforzamento del sistema immunitario.

Un tempo, l’argento era un elemento molto utile non solo per fini estetici o di bellezza, classe o pregio, ma anche per fini protettivi: infatti, greci e romani scoprirono che utilizzare utensili in argento – ed anche contenitori per la conservazione dei cibi – permetteva di evitare le infezioni e di contrastare eventuali disturbi, rafforzando così anche il loro sistema immunitario. Un prodotto per ricchi, ovviamente, perché non tutti si potevano permettere di utilizzare questo prezioso metallo per bere, mangiare, conservare i propri alimenti ed i propri liquidi: da questo, probabilmente, potrebbe essere anche derivata l’espressione “sangue blu”, proprio per ricordare l’utilizzo di questo metallo che era specifico solo delle persone di nobile lignaggio.

Con il tempo, si comprese che l’argento poteva fare molto di più, e si iniziò quindi ad utilizzare questo elemento per contrastare disturbi di ogni genere, in particolar modo problemi derivanti da malattie infettive e da patologie che non era possibile curare con gli antibiotici, dal momento che essi non esistevano ancora. Gli ioni di argento, quindi, venivano utilizzati quando ancora la medicina non aveva compiuto i passi in avanti che oggi invece ha compiuto, ma questo non significa affatto che ancora oggi non possiamo sfruttare tutto ciò che di positivo ha l’argento colloidale. Non a caso è infatti tornato in auge come la più valida alternativa naturale agli antibiotici ed è sempre più  facile reperirlo sul mercato ( a tal proposito  segnaliamo l’e-commerce dedicato ArgentoColloidale-Italia

Scopriamo, quindi, la composizione dell’argento colloidale, le proprietà positive e benefiche di questo elemento – che permangono ancora nel tempo – e le eventuali controindicazioni che potrebbero generare da un uso massiccio ed incontrollato dell’argento.

Argento colloidale: composizione chimica

L’argento colloidale è una composizione a base di uno specifico elemento, inodore e insapore – si può al massimo percepire un retrogusto metallico – composto da particelle di argento ionizzate, cioè cariche positivamente. Le particelle di argento sono sospese in un liquido, che in genere è acqua distillata: sono cariche positivamente, e questo permette di ottenere tutti i risultati positivi per i quali è in genere chiamato in causa, sotto il profilo della salute e del benessere.

Argento colloidale: proprietà e benefici

Le proprietà dell’argento colloidale sono presto dette: è un antibatterico, antifungino ed antinfiammatorio ed è un prodotto che permette di ottenere risultati molto positivi in termini di efficienza e di qualità, poiché fortifica il sistema immunitario.

Inoltre, esso è anche un ottimo batteriostatici ad ampio spettro, permette di aiutare la digestione nel caso in cui venga assunto dopo i pasti, non causa alcuna irritazione perché le particelle vengono assorbite lentamente, anche dai tessuti.

Tutte queste caratteristiche rendono l’argento colloidale uno dei migliori elementi in uso per quel che riguarda una serie di disturbi, che possono essere ad esempio gastrite e problemi digestivi, cistite, rinite allergica, asma e problemi respiratori, vaginite e candida, eritemi e psoriasi, ferite e scottature, tosse e raffreddore, pleurite, influenza o sinusite.

Più in generale, possiamo dire che le sue proprietà estremamente positive si possono vedere soprattutto in:

  • Patologie a carico dell’apparato respiratorio;
  • Patologie a carico dell’apparato digestivo e gastrointestinale;
  • Malattie urogenitali;
  • Malattie della pelle e delle mucose;
  • Infezioni;
  • Malattie dermatologiche;
  • Irritazioni, escoriazioni, tagli;
  • Artrite ed artrosi.

Argento colloidale: controindicazioni

Visti i tanti elementi positivi associati all’uso dell’argento colloidale, viene adesso da chiedersi quali potrebbero essere gli eventuali elementi negativi o comunque le conseguenze relative all’utilizzo dell’argento colloidale. In realtà, è bene dire che esso non ha delle specifiche controindicazioni e non è associato negativamente a farmaci o altri elementi: è bene però ricordare che bisogna prestare la massima attenzione se si soffre di allergie ai metalli, perché questo potrebbe comunque essere un pericolo per la propria incolumità.

Inoltre, anche laddove in passato si è parlato di argiria come di disturbo associato all’uso eccessivo anche dell’argento colloidale – in realtà il disturbo appare essere solo estetico – è bene sapere che diversi studi ed altrettante ricerche hanno invece dimostrato che un uso anche eccessivo di argento colloidale difficilmente provoca la colorazione grigiastra della cute.

È comunque importante ricordarsi sempre che, anche in questo caso, conviene sempre chiedere al proprio medico cosa è bene fare e come è meglio comportarsi, prima di assumere qualunque formulazione o dosaggio di argento colloidale ed in ogni caso evitare sempre di aumentare le dosi o non attenersi a quanto viene indicato dal medico o dal personale esperto.