Cronaca - 07 settembre 2018, 10:34

Vigevano: confermato in via definitiva l'ergastolo per l'omicidio di via Belcreda

L'omicidio avvenne la sera del 9 novembre 2014, Graziano Girotto uccise il vicino di casa Luciano Pascale al termine di una lite violenta

È definitiva la condanna all’ergastolo per Graziano Girotto, il 60enne vigevanese che la sera del 9 novembre del 2014 uccise il vicino di casa Luciano Pascale dopo una lite. La Corte di Cassazione ha confermato le sentenze emesse nei processi di primo e secondo grado.

L'uomo rimarrà quindi nel carcere di Torre del Gallo, dove si trova dal momento dell’arresto, avvenuto qualche ora dopo l’omicidio. Alla base del litigio che era scattato in quella tragica giornata c’erano rapporti logori tra Girotto, che era inquilino in affitto in un appartamento della vittima, e il padrone di casa che viveva proprio accanto. L’ultima discussione era per le bollette dell’acqua che l’omicida non aveva pagato. Pascale gli aveva chiuso il contatore.

Dopo essersi presi a male parole, Girotto era rientrato in casa e aveva preso il fucile per affrontare il rivale, esplodendo un colpo che colpì la vittima in piena fronte. Secondo la difesa del killer, Girotto non avrebbe voluto uccidere, ma il colpo sarebbe partito in maniera accidentale.

Una tesi che non è stata riconosciuta dalla Corte di Cassazione, che ha invece confermato la ricostruzione dei giudici di appello: il colpo fu sparato da molto vicino, e l’omicida non si fermò a prestare soccorso alla vittima. Da questi elementi i giudici hanno concluso per la volontarietà del gesto. Si conclude così la vicenda giudiziaria dell’omicidio di via Bercleda. Girotto è stato anche condannato a pagare 4.400 euro alle parti civili e 2.000 euro a titolo di ammenda.