FESTIVAL DI SANREMO - 11 febbraio 2019, 23:09

#Sanremo2019: le sale stampa concordano: serve un gadget ufficiale del Festival, sarà per il 2020? (Video)

Firme illustri del giornalismo affermano: "Tutte le grandi kermesse internazionali ne hanno uno". Lamentele, invece, sulle difficoltà che i giornalisti hanno incontrato nel raggiungere l'Ariston

Una curiosità emerge in maniera lampante dalle due sale stampa del sessantanovesimo Festival di Sanremo: serve un gadget ufficiale della kermesse. Non un semplice capriccio, né un'iperbole narcisistica: una necessità, piuttosto, per i visitatori della città matuziana e gli appassionati della kermesse canora.

La pensano così firme illustri del giornalismo, quali Paolo Giordano de "Il Giornale", che sottolinea: "È un'idea interessante, in tutti i grandi eventi internazionali sono distribuiti i gadget ufficiali e il Festival è indubbiamente uno di questi". 

Dello stesso avviso Andrea Laffranchi de "Il Corriere della Sera" (Effettivamente manca il souvenir da portarsi a casa, un leoncino d'oro potrebbe essere l'ideale") e Giuseppe Del Signoredi "Ciociaria Oggi" ("Sono d'accordo, è un aspetto su cui occorre lavorare").

Non ci sono sostanzialmente opinioni contrarie: al massimo cambia la forma, non troppo la sostanza. Luca Dondoni de "La Stampa", infatti, ha ammesso che gradirebbe i baci sanremesi anziché un oggetto ricordo.

Per quanto concerne il Festival, invece, Giordano ha asserito: "Da rivedere i conduttori. Bisio e Raffaele sono di fatto due spalle e non riescono a essere metronomi dello spettacolo. La città di Sanremo, inoltre, pur manifestando carenze nell'ambito dell'accoglienza, ha dimostrato anno dopo anno di migliorare, a cominciare dal numero crescente di punti wi-fi, dal livello di ospitalità degli alberghi e dalla velocità del servizio taxi".

Laffranchi: "Mi è piaciuto che Baglioni abbia invitato al Festival i cantanti che corrispondono maggiormente alla musica che si ascolta al di fuori del contesto sanremese. Non mi è piaciuto invece lo spettacolo: si è rivelato poco convincente ed eccessivamente lungo: troppi 24 cantanti in gara. La città di Sanremo deve migliorare il livello qualitativo delle sue strutture ricettive".

Del Signore: "Vi è qualcosa da rivedere sulla componente dello spettacolo, gli sketch comici non hanno funzionato benissimo e la conduzione a volte è risultata troppo ingessata. La città? Perfetta e pronta ad accogliere un così alto numero di visitatori".

Luca Dondoni: "Bisio purtroppo si è rivelato l'anello debole della, bene invece Virginia Raffaele e Claudio Baglioni. Molto belle le canzoni in gara".

Lo stesso giornalista de "La Stampa" ha poi denunciato un aspetto non certo secondario: "Non so se questo sfogo giungerà al sindaco di Sanremo e al questore, però il fatto che noi giornalisti quest'anno abbiamo faticato così tanto per raggiungere la sala è stato increscioso. Il nostro lavoro dovrebbe essere facilitato, non reso ancor più arduo: occorre tenere presente che non tutti alloggiamo in alberghi vicini al teatro 'Ariston' e chi arriva da fuori città non torna in camera sino a notte inoltrata. Tenetelo presente, per favore".

Pareri positivi all'idea dei gadget ufficiali del Festival giungono anche dalla sala stampa "Lucio Dalla" del Palafiori. Pietro Spallone (Cluster FM): "Manca quella cosa carina da portarsi a casa come ricordo". Antonella Pangallo (Radio Studio 95 Melito TV): "I gadget potrebbero essere la ciliegina sulla torta".