Attualità - 19 febbraio 2019, 16:06

Vigevano, il Pd vuole un nuovo De Rodolfi ma costa 8 milioni

Dal Partito Democratico la proposta per la costruzione di una nuova casa di riposo a Vigevano, visti gli alti costi per aggiornare l’attuale struttura. La replica del direttore Deplano: “Buona idea, ma l’investimento comporta cifre ingenti”

Ogni anno l’azienda Multiservizi spende cifre ingenti per le manutenzioni e l’adeguamento alle nuove normative della casa di riposo De Rodolfi di via Bramante. Unito a ciò, la lista d’attesa per essere accolti in rsa è arrivata a circa 300 persone. Due problemi che il Partito Democratico propone di risolvere con la costruzione di una nuova struttura. L’idea è stata lanciata dal capogruppo Emanuele Corsico Piccolini nel corso della discussione in consiglio comunale dedicata al bilancio: “Il conto economico complessivo del De Rodolfi è positivo – ha detto – ma i costi di mantenimento dello stabile sono troppo alti”.

Per questo Corsico Piccolini ha sostenuto la tesi della necessità di una nuova casa di riposo: “Stiamo notando un progressivo miglioramento della struttura sia in termini di qualità del servizio che di gestione economica, però credo sia arrivato il momento di fare un passo ulteriore. Progettare e investire, anche per dare una risposta alle tante richieste che arrivano dai cittadini che non riescono a trovare posto per i loro parenti”.

Pronta la risposta del direttore di Asmv Andrea Deplano, segno che effettivamente l’ipotesi di una nuova casa di riposo è stata già considerata negli uffici di via Bramante: “Stiamo progressivamente modernizzando i vari nuclei della struttura. Lo scorso anno ci siamo dedicati al nucleo A, quest’anno ci occuperemo del nucleo B e l’anno venturo concluderemo con il piano terreno. Nel 2019 rifaremo anche l’impianto elettrico. È vero, sono interventi costosi, ma l’investimento per una nuova casa di riposo sarebbe davvero impegnativo. Secondo gli standard attuali, per avere 120 posti letto, quindi solo 13 in più rispetto a quelli attuali, servirebbe un edificio da 1.100 metri quadri. Il costo stimato andrebbe fra i 7,5 e gli 8,5 milioni di euro. Occorrerebbe accendere un mutuo trentennale. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, ci vorrebbero dai 24 ai 36 mesi. Al momento non è all’ordine del giorno, anche se effettivamente il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di riuscire a vedere un nuovo De Rodolfi e magari poterlo dirigere, almeno per qualche mese. Alla pensione mi mancano otto anni, chissà…”.

Nelle prossime settimane, intanto, all’interno del De Rodolfi verrà completata la palestra in dotazione al poliambulatorio, che verrà utilizzata anche da associazioni cittadine che si occupano di persone diversamente abili. Contemporaneamente si procederà all’attivazione del cup, il centro unico di prenotazione per gli esami, che si aggiungerà a quello dell’ospedale. Il cup farà parte dello sportello fragilità in fase di costituzione. “È il nostro gande obiettivo”, ha detto l’assessore alla sanità Antonietta Moreschi: “Diventare un punto di riferimento per tutte le persone in difficoltà, con la possibilità di avere dietro al bancone, oltre a personale sanitario, anche gli assistenti sociali”.