Cronaca - 20 febbraio 2019, 10:36

"Cara suor Udilla, ora sei con i tuoi amici don Mauro e don Luigi"

Era molto nota a Vercelli la religiosa morta schiacciata dalla propria auto: i ricordi di Gianni Mentigazzi, Patrizia Joly, Andrea Barone

Si chiamava Udilla Patella, la suora morta in un brutto incidente martedì pomeriggio a Moncrivello, ed era molto nota a Vercelli.

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L'hanno ricordata in molti.

Gianni Mentigazzi
Ancora incredulo e sconcertato dalla notizia della tua morte assurda, ti ricordo in momenti di gioia trascorsi insieme come in occasione del cinquantesimo di matrimonio dei miei genitori.
Ricordo la tua fede profonda e la facilità di metterti in relazione con tutti, come l'amicizia che ti legava a mio papà (anzi tu dicevi che eri sua figlia spirituale). Ora sono sicuro che lo avrai incontrato insieme a don Mauro, a don Luigi, tuoi cari amici insieme al tuo sposo Gesù Cristo.
Forse adesso riuscirai a riposarti, tu che non ti fermavi mai.
Ringrazio il Signore che ci ha fatto incontrare, intercedi per noi che ancora stiamo combattendo la battaglia della vita.

Patrizia Joly
Cara Suor Udilla,
ringrazio la vita che ci ha fatto conoscere. Tu sempre allegra, solare, schietta sempre pronta alle battute... ricordo quando venivo al conventino con gli anziani del centro diurno, quanto ridere! E sapevi solo tu cara Suor Udilla strappare le risate di quegli anziani con le tue barzellette. La tua simpatia e la tua risata erano contagiose e io voglio ricordarti così, bella, sorridente, allegra che mi apri la porta della casa di riposo di Moncrivello. Sei andata dal tuo innamorato, dal Signore che tanto hai amato e che hai insegnato ad amare. Ciao Suor Udilla ora sei lassù felice nel posto che meriti... sarà contenta la Marta.

Andrea Barone
Ho personalmente lavorato con lei e apprezzato l'amore che aveva per la nostra professione. Sono davvero dispiaciuto.
L'unica consolazione è che ora sarà ammessa a godere della luce del volto di Nostro Signore che in vita ha così tanto amato e che con le sue opere di bene ha servito fino all'ultimo secondo in questa vita terrena.
Udilla amava la vita ed era una persona intelligente e preparata; ed era anche molto spiritosa e divertente.
Aveva sempre una parola buona per tutti, specie per gli ammalati.
Ricordo che quando la conobbi da allievo infermiere mi mostrò la fede al dito e mi disse di essere la moglie di Gesù.
Questa cosa mi ha sempre fatto sorridere ma anche riflettere.
Ciao Udilla.
Continua a pregare per noi e veglia su di noi e sul nostro operato professionale.
Riposa in pace cara collega!

redazione online Vercelli