Cronaca - 01 aprile 2019, 11:06

Ha un nome il presunto assassino di Stefano Leo

Fermato un 27enne per l'omicidio del valsesiano, colpito da una coltellata alla gola ai Murazzi di Torino

Stefano Leo, assassinato ai Murazzi

Ha un nome ed un volto l'assassino di Stefano Leo, il biellese ucciso lo scorso 23 febbraio a Torino, con una coltellata alla gola, nei pressi dei Murazzi. I sospetti sono concentrati su un cittadino italiano (di origini marocchine) di 27 anni, con alcuni piccoli precedenti penali alle spalle. Si chiama Said Machaouat e avrebbe agito senza alcun movente.

Molti i riscontri investigativi che coinciderebbero, tra cui l'arma usata per il delitto e le modalità dell'aggressione mortale.

Il giovane domenica pomeriggio, proprio dopo la marcia a Torino degli amici del trentenne biellese, cui ha partecipato anche il sindaco Chiara Appendino, si sarebbe presentato spontaneamente dalle forze dell'ordine. E avrebbe confessato di essere l'autore dell'omicidio, in Questura. Gli agenti della Polizia di Stato si sono quindi messi in contatto con i carabinieri, che da oltre un mese stanno indagando a 360 gradi sui fatti.

I militari hanno accompagnato il giovane negli uffici del Comando provinciale di via Valfrè, dove è stato a lungo interrogato alla presenza di un legale.

Sembra essere nato da un gesto di follia, dunque, l'omicidio del commesso biellese che amava viaggiare e le filosofie orientali, che tanti amici aveva sia a Biella sia a Torino. Nelle prossime ore, seguiranno aggiornamenti su un caso che ha colpito tantissime persone.

redazione online Vercelli