"Oggi voglio parlarvi di un progetto a cui sto lavorando per il nostro Comune. È una cosa che mi sta molto a cuore ed ora finalmente, come rappresentante nelle istituzioni, posso proporlo e lottare affinché si realizzi. Vorrei far diventare più bello e funzionale il Canile di Vigevano e migliorare il benessere degli animali che vi alloggiano.
Mi piacerebbe cambiarlo, ingrandirlo e farlo diventare un luogo dove le famiglie possono trascorrere qualche ora per avvicinarsi agli animali, interagire con loro e prepararsi a adottarli. Qualche settimana fa sono andata a visitare un’eccellenza in questo settore: ho preso appuntamento con i responsabili del Parco Canile Gattile di Milano.
Si tratta di una struttura composta da 8 padiglioni per un totale di circa 200 cani, hanno box dove vivono cani spesso in coppia, con una ampia zona giorno e una zona notte. Inoltre: Escono accompagnati da volontari e dipendenti 3 o 4 volte al giorno. I box sono puliti e profumati perché “sporcano” fuori. Ognuno ha il suo guinzaglio o pettorina affinché si senta a suo agio e anche per evitare lo scambio con quello di un altro, di una taglia non adeguata. Hanno una sala operatoria dove si effettuano sterilizzazioni per maschi e femmine e piccoli interventi. Hanno una attrezzatura per l’agility e una casa prefabbricata di preparazione all’adozione per simulare la nuova casa.
Installano piscine d’estate per farli giocare e rinfrescarsi. Ora non pretendo di avere da subito anche a Vigevano un servizio così impeccabile, ma da loro dobbiamo prendere esempio per migliorarci. Quindi qual è il progetto che propongo per Vigevano? Lunedì 15 aprile in Consiglio Comunale chiederò di approvare la mozione che prevede di incominciare con l’adeguamento della struttura esistente.
Partiamo con chiedere uno contributo annuale che parta da 40mila euro. È un importo basso ma che può eventualmente essere ritoccato verso l’alto, a seconda delle esigenze. I primi lavori che si faranno già quest’estate, saranno relativi ai rifacimenti dei box di destra che sono in cattive condizioni. Qui non si può più aspettare perché le condizioni in cui vivono gli animali non sono per niente buone. In contemporanea si passerà all’ampliamento dello sgambatoio al di là del canale, nel terreno che ho già verificato essere di proprietà comunale.
Esiste un progetto del geom. Vittorio Sacchi che stiamo rivalutando. Ci sarà, oltre ad un piccolo costo relativo alla sistemazione dell’area di sgambo, quello del ponticello che invece è notevole e che dovremo valutare con Est Sesia. Appena terminati i box di destra bisognerà smantellare tutto il cemento a sinistra e rifare anche questi box. Riteniamo che si procederà con questa seconda fase nel 2020, anche se speriamo possa accadere prima.
Credo comunque che sarà molto difficile perché, durante le opere di sistemazione, i cani dovranno essere spostati. In contemporanea lavoreremo sui volontari e la formazione. Molto cani potrebbero essere adottati se avessimo più educatori. Ora ce n’è solo uno, il bravissimo Douglas, ma per pochissime ore la settimana, che non sono sufficienti. La veterinaria comportamentalista di Milano si è resa disponibile per seguirci nella parte educativa con corsi gratuiti per i volontari. Ma a noi servono più volontari che collaborino con ADAI, che sta spendendosi da anni, ma che ha sempre carenza di personale, come mi hanno segnalato loro stessi.
I cani devono poter uscire e “sporcare” fuori dai box. Escono poco, anzi pochissimo, se va bene, una volta al giorno. E hanno necessità di uscire a camminare e correre, in una zona sicura, senza auto. Servono volontari.
Quindi faremo una promozione attraverso i social e la stampa per cercarne e invitarli ad effettuare corsi di formazione al sabato mattina, in una sala che avremo a disposizione; me l’hanno già promesso in via informale. Con la responsabile dell’ufficio Tutela Animali di Milano seguiremo anche la parte adozioni. Nel loro parco nel 2018 sono entrati 231 cani e usciti 215. Hanno fatto una buona promozione delle adozioni e ci aiuteranno anche in questa azione. Ora abbiamo delle vecchie gabbie e mi piange il cuore vedere i nostri cani in questa situazione. Vi invito ad andarlo a vedere per rendervi conto. La maggioranza dei nostri cani sono anziani e spesso malati, molti non li adotterà mai nessuno.
Dobbiamo rendergli il più possibile una vita serena. Ho già informato il presidente di ADAI di questo mio progetto e i Dirigenti comunali competenti. Non mi sono dimenticata del gattile e voglio preparare un progetto anche su questo ma devo prima interloquire con il Comune che non ha obblighi di legge e che già li ospita in una struttura comunale. Per concludere ritengo che, oltre ai denari, l’ideale sarebbe avere almeno 2 dipendenti retribuiti che possano dare un servizio “certo” in collaborazione con i volontari".