Era celata dietro l’aura di rispettabilità di due appartamenti nel pieno centro di Novata una vera e propria “boutique del falso”, dove venivano smerciati capi di abbigliamento “taroccati” con marchi e griffes prestigiosi.
Sono state le Fiamme Gialle di Novara a scoprire il traffico e a procedere nei giorni scorsi al sequestro di circa 250 capi di abbigliamento contraffatti. Due cittadini italiani, che avevano allestito presso le rispettive abitazioni due veri e propri negozi clandestini sono stati denunciati per ricettazione e contraffazione di segni distintivi. Nel corso delle indagini i militari avevano individuato una persona che, benché dipendente di una società operante nel settore dei servizi alle imprese, svolgeva, di fatto, un secondo lavoro consistente appunto nella vendita, in casa propria, di falsi abiti firmati.
Le operazioni di perquisizione, consentivano di sequestrare nell’abitazione trasformata in negozio, 61 capi di abbigliamento e pelletteria (borse, calzature, orologi, ecc.) di note marche.L’esame del telefono cellulare della persona in questione consentiva alla Guardia di Finanza di individuare collegamenti che teneva, tramite, tramite whatsapp, con un’altra persona che appariva essere il fornitore della merce. Le perquisizione scattata immediatamente ai danni di quest’ultimo portavano al ritrovamento e al sequestro, di ulteriori 181 capi di abbigliamento contraffatto.