Alla fine del mese di aprile, i Carabinieri Forestali di Pavia dopo una lunga ed elaborata attività di accertamento ed analisi hanno deferito alla Procura della Repubblica di Pavia cinque soggetti che nel tempo hanno occupato porzioni di aree demaniali, traendone un ingiusto profitto, con la coltivazione dei suoli, in assenza di regolare concessione.
La verifica è stata avviata dai militari della Stazione Forestale dei carabinieri di Pavia dopo una segnalazione di Regione Lombardia - UTR Pavia - datata 20 luglio 2018, relativa all’utilizzo di aree demaniali senza titolo, in sinistra idraulica del fiume Po, foglio 18 del Comune di Cervesina e foglio 23 del Comune di Zinasco della provincia di Pavia.
Le indagini hanno messo in luce che i soggetti frontisti dell’area oggetto del controllo: D.V., D.V. e D.A.., conducevano il terreno demaniale che in forza di un Decreto del Magistrato del Po del 24 giugno1976 riconosceva la perdita di funzionalità idraulica delle sopracitate aree e la conseguente rideterminazione dell’alveo del Fiume Po ma non dava diritto di proprietà ai richiedenti e/o frontisti che invece lo hanno utilizzato abusivamente per una porzione di area di circa 10 ettari in violazione degli artt. 633, 639 bis del C.P. e, per questo motivo, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Pavia.
Per tali reati sono previste la pena della reclusione fino a due anni o la multa da euro 103 a euro 1.032.
È emerso inoltre che dall’anno 2017, i predetti, sempre senza averne titolo, attraverso accordi personali e/o con contratti di affitto avevano concesso le anzidette aree demaniali a tale B.E. e tale F.P., consentendo anche a loro di trarne un ingiusto profitto proveniente dell’utilizzo e dalla coltivazione illecita di terreni di proprietà dello Stato.