"Ennesimo grave episodio presso la Casa di Reclusione di Vigevano, quello che si è verificato oggi durante una normale attività della Polizia Penitenziaria.
Un detenuto egiziano, aggressore seriale ormai, è riuscito a colpire il Comandante di Reparto, costringendolo alle cure presso il Pronto Soccorso cittadino con prognosi di 10 giorni.
Un fatto grave, la cui notizia è stata data dai sindacati della Polizia Penitenziaria che, per l'appunto, pongono l'accento sui troppi eventi critici che avvengono a Vigevano.
Tutte le 00.55. in coro sostengono che “non è più tempo delle attese e che per ripristinar il rispetto delle regole presso lo Casa di Reclusione di Vigevano occorrono interventi seri e decisi, do parte di un'amministrazione che, do un loto, sullo carta, ritiene gli episodi di aggressione gravi, su cui bisogna far valere la determinazione dello Stato, dall'altro, continua od alimentare un sistemo palliativo, in cui soggetti come l'egiziano di oggi, proseguono veri e propri tour tra carcere e carcere, senza che subiscano seri provvedimenti sanzionatori” Proseguono i sindacalisti, infatti “è assurdo che soggetti del genere possano essere in continuo scambio tra gli Istituti lombardi, quando esiste una circolare dipartimentale che esorta le Direzioni ad investire gli Uffici centrali per allontanare certi soggetti presso strutture “fuori confine”, proprio nello logico “rieducativa”, ossia di far comprendere che determinati comportamenti non possono essere privi di segnali che, viceversa, senza adeguati interventi, rischierebbero di alimentare un senso di impunità tale da determinare vere e proprie emulazioni.
Il soggetto in questione è stato già più volte responsabile di episodi gravi, aggressioni, minacce ed altro, a Vigevano e presso altri Istituti. Qualche settimana fa, aveva aggredito un Ispettore di Polizia Penitenziaria di Pavia. Oggi è addirittura arrivato a colpire un Comandate di Reparto.
Le 00.SS.: “Dove bisogna arrivare per registrare provvedimenti seri e concreti?”
Più in generale ecco l'analisi delle 00,55, della Polizia Penitenziaria di Vigevano: “In un contesto di gravi carenze in cui il personale opero, quello che ci si aspetta è che almeno qualcuno, in questo coso l'Amministrazione Penitenziaria in senso lato, si occupi (e preoccupi) dello salute e sicurezza dei propri dipendenti. Presso lo Cosa di reclusione di Vigevano vi è un pesante carenza d'organico nella Polizia Penitenziaria, soprattutto in relazione al personale femminile e nei ruoli intermedi (Ispettori e Sovrintendenti), in cui il deficit sfiora circa il 40%. Anche le dotazioni e lo strutturo è vittima delle annose “povertà” del Pubblico Impiego: mezzi di trasporto per le traduzioni scarsi e fatiscenti, automazione dei cancelli pressoché inesistente, luoghi di lavoro lontani dagli standard di cui al D.Lgs.81/08 ecc." - chiudono sindacati — ecco perché diventa d'obbligo pretendere che almeno lo sicurezza e l'incolumità del personale debbo essere garantita”