Una Cavallerizza piena ha accolto giovedì sera a Vigevano Marco Malvaldi per la prima serata di incontri della 18° Rassegna Letteraria. Chimico classe '74 ha presentato l'ultimo suo lavoro "La misura dell'uomo", un omaggio a Leonardo Da Vinci nel 500nario della sua morte.
Malvaldi ha spiegato la sua passione per i gialli: "il giallo è qualcosa spesso fuori dal mondo, lontano dalla vita vera. Parla di un mondo astratto, di costruzioni e cose che non esistono e che quindi sono facilmente superabili". L'autore de "Vecchietti del Bar Lume" divenuta nel 2013 una serie televisiva ha pubblicato numerosi romanzi, racconti e saggi, interpretando il giallo sempre sotto una luce umoristica. "Chi ha detto che anche in un giallo non si possa ridere?"
Malvaldi si è poi concentrato sul suo ultimo romanzo, "La misura dell'uomo" pubblicato con Giunti nel 2018. Al pubblico vigevanese ha spiegato come il libro sia nato in accordo e su commissione di Giunti che voleva pubblicare un omaggio al genio Leonardo nel 500esimo della morte. "Mi hanno messo a disposizione l'opera omnia di Leonardo. Ero affiancato da un team di esperti leonardiani a cui potevo domandare qualsiasi cosa".
Il romanzo racconta i primi periodi del giovane Leonardo a Milano. Allievo del già famoso Verrocchio viene mandato nella città lombarda da Lorenzo De Medici per costruirsi, trovando un ambiente dinamico, colto, più libero e a sua dimensione rispetto a Firenze. "Leonardo si forma qui a Milano. E' il posto ideale per lui. Vi giunge con una cultura e una formazione frammentarie, diventando nel giro di pochi anni l'artista più importante e capace".
Malvaldi oltre alle domande del pubblico della Cavallerizza ha voluto anche svelare l'essenza di uno dei capolavori leonardiani per eccellenza: la Gioconda. "La Gioconda è rappresentata da due momenti successivi. Da una parte gli occhi allegri, dall'altra la bocca triste. E' fisicamente impossibile sul viso avere questa duplice espressione. Leonardo lo fa apposta perché ama il cambiamento, il momento in cui si cambia. E' quella per lui l'essenza di una cosa".
A chiudere la serata in Cavallerizza l'autore si è fermato per firmare i volumi acquistati e fare qualche foto e dedica.