Cultura-Eventi - 26 ottobre 2019, 14:28

Vigevano, ventata di umorismo e divertimento alla Rassegna Letteraria grazie a Bisio e Baccomo

Ieri sera (venerdì) l’attore ha letteralmente stregato il pubblico presente in Cavallerizza. Con lo scrittore Baccomo sono state lette parti del libro di quest’ultimo “Ma tu sei felice?”

I siparietti divertenti non sono di certo mancati, come del resto non sono mancate le risate scroscianti del pubblico presente. Posti a sedere tutti esauriti (era facile preventivarlo) e tantissime persone rimaste in piedi a seguire lo spettacolo. E’ stata un’ora assolutamente piacevole, dove i due ospiti hanno saputo coinvolgere ed interagire con il folto pubblico.

In prima fila gli assessori Riccardo Ghia ed Antonietta Moreschi, mentre occupati in altri impegni istituzionali il vicesindaco Andrea Ceffa ed il sindaco Andrea Sala. Proprio il primo cittadino è stato più volte tirato in causa dalla satira di Claudio Bisio.

Raggiunta prestissimo l’empatia con il pubblico, i due ospiti hanno letto delle parti del libro di Federico Baccomo. “Ma tu sei felice?” è un dialogo all’apparenza ordinario tra due amici. Vincenzo ha un problema che riguarda suo figlio: un incidente con un compagno di classe, una maestra indelicata, un colloquio imbarazzante.

Saverio ha un dilemma più immediato: la sua dieta iperproteica funzionerà davvero? Entrambi sono presi dall’epica di una quotidianità le cui tappe obbligate prevedono di prendersi cura della famiglia, sopravvivere al lavoro, arrivare a fine mese, oltre naturalmente a mentire, tradire, imbrogliare. Vincenzo e Saverio, insomma, sono tutti noi.

I risvolti umoristici del libro hanno divertito i presenti che alla fine della serata hanno sorriso con gli aneddoti raccontati da Bisio e Baccomo. Come ad esempio la frase che la madre di quest’ultimo ha pronunciato dopo aver letto il libro scritto dal figlio. “Mi spiace di non aver capito il tuo disagio” è l’sms divertente che lo scrittore di cinema e televisione ha ricevuto due giorni dopo la pubblicazione del suo libro.

Fabrizio Negri