C’è un problema concreto per i liberi professionisti: quello degli enormi costi da sostenere con la partita iva. Una situazione ormai risaputa e che non accenna a dare segni di miglioramento. Purtroppo gli effetti di tale circostanza sono talvolta tragici. Capita infatti di apprendere attraverso i telegiornali il compimento di insani gesti da parte di liberi professionisti, in crisi economicamente per il macigno che poggia sulle proprie spalle rappresentato dalle continue tasse.
E’ quindi iniziato un percorso ben definito che ha portato alla creazione di un gruppo Facebook denominato “Orgoglio partite iva (OPI)”. In tre settimane i membri sono più di 4mila. Un dato che ha subito spinto gli ideatori del progetto a trasformare il tutto in un qualcosa di ancor più “serio”. “Abbiamo pensato - dichiara il presidente Alessio Arusa, di professione imprenditore - di costituire un’associazione che ci tutelasse ed allo stesso tempo tutelasse pure le persone facenti parte. Le associazioni seguono un percorso costruttivo, dove si interfacciano con la politica, dialogano con i tecnici ed eseguono una serie di altre operazioni”.
“OPI” è stata così creata il 9 febbraio con a capo il milanese, trapiantato da alcuni anni in Lomellina, Alessio Arusa. Già una decina di Regioni sono state “coperte” attraverso la nomina di coordinatori. Ovvio che quello che andrà a crearsi sarà un meccanismo a cascata che vede in cima alla piramide il presidente Arusa, a scendere i coordinatori regionali e successivamente verranno nominati anche i coordinatori cittadini.
Si sta andando quindi a costruire un qualcosa che possa diventare stabile. Per questo verranno organizzati incontri ed entro fine mese si pensa di coprire tutto il territorio nazionale per poi programmare le prime gazebate della “OPI”.
E per quanto riguarda i costi d’iscrizione all’associazione? “Non ci sarà nessun costo - riprende Arusa - ma chiederemo un contributo volontario. Questo perché anche una persona che non può permetterselo, ha comunque il diritto di far parte di un’associazione che lo tuteli e che combatta per le sue stesse problematiche. Pronti-via e le iscrizioni che verranno formalizzate riguarderanno circa 400-500 persone”.
Un’associazione molto variegata dove verranno rappresentate tutte le realtà lavorative con partita iva. Si spazierà così da avvocati e commercialisti a parrucchieri e panettieri. Gente comune insomma. E l’esempio lampante arriva dalla Lombardia, Regione “coperta” da una ragazza tosta di professione parrucchiera.
Il presidente Alessio Arusa, con un passato da attivista nel mondo politico, ci tiene a far passare un ultimo messaggio. “La politica non deve entrare nell’associazione - conclude -. Ovviamente ci sono persone di orientamento di destra ed altre di sinistra. La cosa più importante è rappresentata però dal fatto che siamo liberi professionisti che cercano di portare avanti la stessa battaglia”.