Cultura-Eventi - 18 febbraio 2020, 21:56

L’INTERVISTA: Gambolò, sale l’attesa per la presentazione del libro di Barbara Baraldi

La scrittrice sarà ospite venerdì alle ore 21 nell’ambito della Rassegna Letteraria organizzata dall’assessore Helena Bologna

La Rassegna Letteraria di Gambolò è un progetto vincente. A parlare sono i numeri: undici scrittori ospiti da settembre ad oggi, cinque nuovi appuntamenti già programmati da qui al mese di giugno e decine e decine di persone intervenute ad ogni presentazione. A tutto ciò si sommano i tanti libri venduti in ciascun incontro e i nomi di primo piano che caratterizzano tale Rassegna. Tra questi spicca proprio quello della prossima ospite: Barbara Baraldi.

Vincitrice di vari premi letterari, è autrice di thriller e sceneggiature di fumetti. Pubblica per Giunti editore la serie thriller “Aurora Scalviati, profiler del buio” di cui fanno parte i romanzi Aurora nel buio (2017), Osservatore oscuro (2018) e L’ultima notte di Aurora (2019). In attesa della serata di venerdì, in programma nel salone Litta di piazza Castello, abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda a Barbara Baraldi.

Per la presentazione della trilogia con protagonista Aurora Scalviati sei stata ospite al festival Nebbia Gialla, madrina all’inaugurazione del Festival Giallo Garda e presente in grandi città come Milano e Roma. Cosa ti ha spinta a fissare una data anche a Gambolò?

“Quando ho ricevuto l’invito da parte dell’Assessore alla Cultura, Helena Bologna, ho subito accettato con entusiasmo. Sarà la mia prima volta nella vostra bellissima zona, ma Sparvara - la località immaginaria della Bassa emiliana dove è situato il commissariato in cui presta servizio Aurora Scalviati - vuole ricordare l’omonimo borgo spazzato da un’alluvione del Po nel Settecento, che si trovava proprio in Lomellina. Una sorta di omaggio; affinché la memoria non si spenga mai”.

 

Quando è sbocciato l’amore verso la scrittura? C’è un evento che ha fatto nascere questa tua vena o hai sempre avuto un legame stretto fin da bambina?

“Ho cominciato a raccontare storie quando ero poco più che una bambina e facevo da babysitter ai miei fratelli più piccoli. Erano molto vivaci e i racconti del brivido erano l’unica cosa in grado di tenerli buoni. È così che ho imparato a dosare la suspance e a giocare con i colpi di scena”.

 

Quali sono le principali fonti di ispirazione per i tuoi romanzi?

“Nella costruzione dei tre romanzi della serie “Aurora Scalviati - profiler del buio” sono confluiti i racconti sulla guerra delle mie nonne, la nebbia che caratterizza il paesaggio della Bassa emiliana, dove vivo, e lo strano magnetismo esercitato dalle fiabe più cupe, quelle della malanotte, che poi da bambino avevi bisogno di guardare sotto il letto prima di andare a dormire”.

 

Alcuni scrittori portano sempre con sé agende per appuntarsi nell’immediato un possibile spunto. Altri, più tecnologici, utilizzano il cellulare. Capita anche a te di usufruire di taccuini e dispositivi tecnologici?

“Assolutamente sì. L’ispirazione arriva quando meno te lo aspetti; utilizzo quindi sia taccuini e fogli di carta, che l’applicazione “note” del cellulare per fermare frasi, spunti e idee, nel momento che mi vengono in mente”.

C’è una storia dietro la nascita del personaggio di Aurora Scalviati?

“Aurora nasce dai detriti del terremoto del 2012 in Emilia. Vivo nell’epicentro e nel corso di una notte mi sono trovata a perdere molto di quello che avevo faticosamente costruito nel corso degli anni. Ogni certezza si è infranta di fronte a un evento che non era possibile prevedere né controllare. È stato durante quelle notti passate all’aperto, senza sapere se sarei mai più potuta rientrare nel mio appartamento, che è nata l’idea di una poliziotta che credeva di aver dato un ordine alla propria vita e che si ritrova a dover ricominciare da capo. Con ferite, nell’anima e nel corpo, che sa che non potranno mai guarire del tutto, ma con cui deve imparare a convivere. La sua caparbietà nell’affrontare i suoi problemi ha aiutato anche me ad affrontare le difficoltà”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Lo confesso: sono una persona scaramantica e difficilmente parlo dei progetti futuri. Quello che posso anticiparvi è che sono al lavoro su un romanzo breve che abbraccerà una questione etica di grande attualità. Ma l’universo di Aurora è costantemente nei miei pensieri e spero di poter annunciare presto un’importante novità”.

Fabrizio Negri