Attualità - 19 febbraio 2020, 21:23

Robbio da primato. I lavori in via Marconi sono stati ad impatto zero

L’intervento, conclusosi verso la metà del mese di dicembre, ha seguito una nuova tecnica, adottata per la prima volta in Provincia di Pavia e solamente in un’altra circostanza in Regione Lombardia

In un mondo dove il termine inquinamento è diventato ormai sempre più comune, ci sono delle lodevoli iniziative che ci ricordano quanto sia importante prendersi cura dell’ambiente. Una di queste ha visto protagonista l’azienda AsMortara che, per la sistemazione dei sottoservizi in via Marconi, ha utilizzato una nuovissima tecnica. “Abbiamo eseguito un monitoraggio ed effettuato dei calcoli - spiega Barbara Crotti, direttore operativo di AsMortara - per valutare l’anidride carbonica consumata”.

In questo modo è stato possibile avere chiara la situazione per poter operare con una sorta di riequilibrio. “A fronte della co2 immessa nell’ambiente - riprende la Crotti - andremo a piantumare una serie di olmi per compensare il tutto in circa due anni”. La scelta dell’olmo, tra l’altro, non è affatto casuale. Tale pianta rappresenta il simbolo di Robbio.

Gli olmi verranno piantumati nel controviale di via dell’Artigianato. Ad oggi è ancora impossibile conoscere il numero preciso di piante, ma molto probabilmente la collocazione di olmi si estenderà per circa una cinquantina di metri. Il manutentore del verde sta seguendo poi il discorso a livello di tempistiche e si pensa che entro l’inizio del periodo estivo verranno posizionati.

 Dopo aver svolto lavori ad impatto zero in quel di Robbio, AsMortara pensa di riproporre la stessa tecnica anche in un cantiere mortarese. “Eseguiremo dei calcoli, monitoreremo l’emissione di co2 - continua la Crotti - e dopodiché andremo ad effettuare delle piantumazioni per il discorso compensativo”. L’intervento in questione è relativo a corso Ariosto ed è considerato ben più invasivo rispetto a quello in via Marconi a Robbio. E’ iniziato lo scorso novembre con conclusione prevista verso maggio 2020.

Fabrizio Negri