Attualità - 26 marzo 2020, 11:38

Lettera aperta di 81 sindaci a Regione Lombardia: sorveglianza attiva dei sintomatici e delle persone in quarantena, tamponi a tappeto, e tamponi periodici al personale sanitario

Codacons si unisce alla richiesta e diffida la Regione Lombardia: “Serve un cambio di passo per combattere il contagio”

Lettera aperta di 81 sindaci alla Regione Lombardia al fine di chiedere un cambio di passo nella lotta alla diffusione del contagio da Covid-19, che nella sola Lombardia ha fatto registrare 30mila contagi e oltre 4mila morti.

Codacons si unisce alla richiesta e presenterà oggi una diffida alla Regione Lombardia chiedendo alcuni punti fermi nella lotta al Coronavirus:

"Dobbiamo unirci tutti assieme e puntare su una strategia comune in tutta la Regione e in tutta Italia, al fine di debellare del tutto il contagio - afferma il Presidente del Codacons Marco Donzelli - la linea è tracciata ma è necessario seguirla fermamente, ecco i punti:

- Sorveglianza attiva e assistenza domiciliare: sappiamo che il numero di malati è decisamente più elevato rispetto ai dati ufficiali indicati dalla Protezione Civile; serve un monitoraggio certo al fine di limitare la diffusione del contagio.

Necessario effettuara tamponi a tutte le persone che hanno sintomi riconducibili al Covid-19, soprattutto le persone che sono a casa malate e che non ricorrono all'assistenza ospedaliera, sottoponendo poi a tampone tutti i familiari e le persone con cui sono entrate in contatto.

- Necessario effettuare tamponi periodici a medici e operatori sanitari, categoria particolarmente esposta ai contagi, oltre che dotarli di tutti gli strumenti indispensabili per svolgere con sicurezza l'assistenza dei pazienti, a domicilio e presso le strutture ospedaliere.

Chiederemo alla Regione Lombardia di attivarsi immediatamente. Siamo in ritardo, ma è ancora possibile cambiare rotta."