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Cronaca | 16 maggio 2020, 12:57

Oltrepò: fugge con l'auto rubata dal parcheggio dell'ufficio esecuzioni penali di Pavia, arrestato un 42enne

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato dai carabinieri di Stradella ed è stato condannato a 2 anni di reclusione durante il processo per direttissima svolto in videoconferenza

Oltrepò: fugge con l'auto rubata dal parcheggio dell'ufficio esecuzioni penali di Pavia, arrestato un 42enne

Il 15 maggio 2020, nel corso della nottata, i militari della Compagnia Carabinieri di Stradella, hanno arrestato un 42enne, residente a Broni, pluripregiudicato, resosi responsabile dei reati di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

I militari, durante un servizio perlustrativo notturno, hanno intercettato in Broni un’autovettura Fiat Grande Punto con colore blu istituzionale con targa civile e lampeggiante blu amovibile acceso. Gli operanti insospettiti, si sono avvicinati alla stessa ma il conducente, appena resosi conto di avere alle spalle una pattuglia dei Carabinieri ha bruscamente aumentato la velocità tentando di seminarli. Dopo un inseguimento per le vie cittadine la Fiat Grande Punto ha terminato la sua corsa, nel tentativo di seminare l’autoradio, urtando il muro di un’abitazione a causa di una perdita di controllo autonoma dovuta alla velocità ed alle manovre spericolate. Il conducente immediatamente dopo l’impatto che danneggiava gravemente l’auto usciva dalla vettura per darsi a precipitosa fuga a piedi nonostante l’incidente ma la prontezza dei militari, messisi a rincorrere il fuggitivo a piedi, ne ha impedito la fuga. L'uomo è stato così bloccato dai Carabinieri e tratto in arresto dopo esse stato accompagnato presso il Pronto Soccorso di Stradella per essere medicato delle ferite che si era causato con l’incidente stradale per il quale gli sono stati messi punti di sutura ed è stato immediatamente dimesso poiché in buone condizioni.

Nel corso degli accertamenti è emerso che l’autovettura in questione - di proprietà del Ministero di Grazia e Giustizia - era stata asportata nel corso della nottata da ignoti dal parcheggio antistante l’U.E.P.E. (Ufficio Esecuzioni Penali Esterno) del Tribunale di Pavia insieme ad un’altra autovettura ancora non rinvenuta dello stesso modello di quella recuperata dai Carabinieri. L’auto è stata quindi restituita al citato Ufficio unitamente ad un personal computer rinvenuto al suo interno.

Durante gli accertamenti i Carabinieri hanno inoltre ricostruito che il malvivente era lo stesso che il giorno 14 aprile scorso aveva eluso il posto di controllo fuggendo ai Carabinieri nel comune di Portalbera ponendo in essere pericolose manovre, per sé e per gli altri, in motociclo che avevano causato, per evitare che il soggetto impattasse contro la pattuglia in inseguimento, la fuoriuscita di strada del veicolo militare. Lo stesso veniva riconosciuto e confermata la sua identità riferita a quell’evento anche risalendo con il numero di targa del veicolo alla proprietaria che è risultata essere la sorella dell'uomo la quale sentita dalle forze dell’ordine ha confermato agli atti che il fratello aveva l’uso esclusivo di quel motociclo nonostante fosse a lei intestato.

Il protagonista dell’evento, che tra l’altro è soggetto che non ha mai conseguito la patente di guida né per motocicli né per auto né per altri veicoli, nella mattinata del 16 maggio è stato giudicato, per tutto quanto sopra, con rito direttissimo tenutosi in videoconferenza dal Tribunale di Pavia, Il magistrato giudicante, che ha convalidato l’arresto, ha confermato tutti i capi di imputazione e ha disposto la immediata traduzione dell'uomo presso la casa circondariale di Pavia condannandolo a scontare 2 anni di pena detentiva.

 

 

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