Attualità - 30 maggio 2020, 15:49

L'assessore regionale Silvia Piani: «Centri estivi, dal 15 giugno anche bimbi e giovani verso una nuova normalità»

L'assessore regionale alla famiglia: «C'è però forte preoccupazione per la totale assenza di attenzioni da parte del governo per i bimbi più piccoli, quelli della fascia 0-3 anni»

«Nelle ultime settimane abbiamo lavorato con impegno per costruire rapidamente delle linee guida che consentissero la riapertura dei centri estivi, in stretta collaborazione con la Prefettura di Milano e con ANCI. Abbiamo coinvolto il terzo settore e le Diocesi, con il contributo delle rappresentanze sindacali».

Lo dice l'assessore regionale alla Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, commentando gli effetti dell'ordinanza firmata dal presidente Attilio Fontana che prevede anche, a partire però dal 15 giugno, la riapertura dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza.

«Siamo soddisfatti del lavoro svolto, proprio perché - prosegue l'assessore Piani - i centri estivi offriranno possibilità di socializzazione e divertimento ai nostri ragazzi e forniranno un importante sostegno alle famiglie in termini di conciliazione vita-lavoro. Fondamentale anche il contributo delle associazioni di categoria del mondo agricolo e delle realtà sportive, con la possibilità di utilizzare le fattorie didattiche per accogliere i giovani».

L'assessore Piani esprime però «una forte preoccupazione rispetto alla totale assenza di attenzioni da parte del Governo ai bimbi più piccoli, quelli nella fascia 0-3 anni.
«Purtroppo - continua - l'ultimo decreto ha confermato la chiusura, senza darci la possibilità di intervenire, con evidenti difficolta' per le famiglie e danni ingentissimi ai tanti gestori privati, che rappresentano una ricchezza fondamentale per la nostra Regione. La situazione è inoltre aggravata dall'assenza di certezze sulla cassa integrazione, con migliaia di educatori abbandonati dallo Stato. Noi non ci sottrarremo al confronto e proseguiremo nella collaborazione con le rappresentanze di categoria, nella speranza di poter fornire un supporto concreto e valutare iniziative condivise».