Attualità - 07 giugno 2020, 15:07

Gambolò, buoni alimentari in soccorso alle persone in difficoltà. Aperto il secondo giro

Nel primo sono state presentate 200 domande

Se dal Governo ci sono stati ritardi nel far pervenire i fondi destinati alla cassa integrazione, al contrario i comuni hanno cercato con i mezzi a propria disposizione di aiutare i cittadini in difficoltà. A parlare sono i numeri perché davvero molti residenti hanno richiesto il contributo di solidarietà alimentare.

“Nel primo giro, dal mese di aprile fino a maggio - spiega l’assessore ai servizi sociali, Helena Bologna - sono state presentate 200 domande. Quasi la totalità è stata evasa e ai richiedenti consegnavamo delle carte prepagate da 100 euro a persona spendibili presso i supermercati (per un massimo di 400 euro per nucleo familiare) oppure dei buoni utilizzabili sempre nei supermercati cittadini”.

La prima tranche è quindi andata alla grande e circa una quindicina di giorni fa si è partiti con una sorta di secondo giro. “A chi aveva già presentato la domanda - riprende la Bologna - non abbiamo chiesto nuovi documenti. Abbiamo verificato noi le situazioni chiedendo nel caso delle integrazioni”.

Ciò vuol dire che coloro i quali hanno ripreso la loro consueta attività lavorativa non hanno avuto poi più bisogno del buono alimentare. Chi invece non aveva presentato domanda nel corso della prima tranche ha potuto farlo in questo secondo giro.

E’ bastata una semplice autocertificazione, dove per motivi di praticità non è stato richiesto l’Isee (chi voleva poteva comunque allegarlo). Ovviamente le autocertificazioni vengono controllate a campione per capire se ciò che è stato dichiarato corrisponde al vero.

Il Governo per questi buoni alimentari ha stanziato per il Comune di Gambolò 57 mila euro che hanno coperto il primo giro e una parte del secondo.

Fabrizio Negri