Cronaca - 11 giugno 2020, 11:53

Garlasco: tentano la fuga in auto dopo un furto di capi di abbigliamento, in manette due persone

L'episodio è avvenuto ieri (mercoledì)

Nella serata del ieri 10 giugno, i carabinieri della Stazione di Garlasco hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato in concorso un trentacinquenne nato a Nizza Monferrato (AT) e una trentacinquenne nata a Lodi, entrambi sinti disoccupati e pluripregiudicati residenti nel campo nomadi di Piazzale Europa di Pavia.

I due, nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo aver sottratto alcuni capi di abbigliamento per un valore ammontante a circa 500 euro nel negozio di abbigliamento "Lazzaroni" di via Leonardo Da Vinci in Garlasco, si sono dati ad immediata fuga a bordo della loro auto Fiat Uno. Ma non avevano fatto i conti con la presenza di una pattuglia di carabinieri della Stazione di Garlasco, che si trovava nelle vicinanze in servizio perlustrativo per il controllo del territorio, e che, allertata telefonicamente dal proprietario del negozio che aveva chiamato in caserma, dopo averla intercettata e seguita a vista per un breve tratto, per non rischiare di causare incidenti a causa dell’alto volume di traffico presente al momento, li bloccava nel comune di Villanova d’Ardenghi.

Sottoposti a perquisizione i due sono stati trovati in possesso dei capi di abbigliamento asportati, che sono stati restituiti agli aventi diritto, nonché' di un profumo Chanel e due videogiochi PS4, verosimilmente provento di altri furti.

I militari hanno scoperto nell’occasione che la borsa utilizzata per l’attività criminosa era stata appositamente schermata con carta stagnola per eludere astutamente il dispositivo di antitaccheggio ed è stata quindi sottoposta a sequestro insieme al profumo e ai videogiochi, per i quali sono in corso gli accertamenti per scoprirne la provenienza.

Sia durante il furto che nel breve inseguimento i due sono stati assistiti da un minore incensurato nato a Pavia di anni diciassette, con essi domiciliato, che è stato deferito in stato di libertà per la partecipazione al crimine. La sua presenza è stata pertanto valutata come circostanza aggravante per i due sinti in base all’art.112 comma 4 del Codice Penale

Gli arrestati sono stati trattenuti nella camera di sicurezza della caserma della Compagnia di Vigevano in attesa del rito per direttissima disposto dall’Autorità Giudiziaria.