"Il presente Comunicato fa seguito alla seduta di Consiglio Comunale del giorno 11/06/2020 ed alla Deliberazione n. 31, con la quale si è deciso di non applicare sanzioni ed interessi per il pagamento della prima rata IMU a favore di coloro che versano, a seguito dell'emergenza sanitaria, in oggettive difficoltà economiche.
Come noto, la normativa IMU prevede che, per gli immobili accatastati in categoria D, parte del gettito debba essere devoluto allo Stato. In data 8/06, successivamente alla predisposizione della Deliberazione n. 31 da parte degli uffici, il MEF (Ministero Finanze), con risoluzione n. 5 del 8 giugno, ha affermato che la possibilità di consentire il pagamento dell'acconto oltre il 16 giugno non rientrasse nel potere decisionale dell'Ente. Tale questione è stata oggetto di confronto nella sopraccitata seduta di Consiglio.
Dal punto di vista tecnico, sulla scorta del tenore letterale dell'art 1 comma 777 della L. 160/2019 e anche sulla base delle posizioni assunte da IFEL, si è ritenuto di poter confermare il parere di regolarità tecnica favorevole. Anche la maggioranza dei Consiglieri ha votato a favore della Deliberazione.
In data odierna è sopraggiunta una nuova nota IFEL, emanata a seguito della Risoluzione n. 5, rivolta ai moltissimi Comuni, che, come Vigevano, hanno deliberato lo spostamento dei termini per l'acconto IMU, prospettando due possibili soluzioni:
1) confermare la potestà del Comune nel differire i termini, anche per gli immobili in cat. D;
2) specificare, con una nota sul sito istituzionale, che per tali immobili la possibilità di pagamento, senza sanzioni ed interessi, vale solo per la quota parte Comune.
Questa ulteriore nota sopraggiunta, dopo che molte amministrazioni locali hanno cercato di deliberare in favore di imprese e cittadini, dimostra come lo stato invece i soldi dei contribuenti li voglia tutti e subito.
Questa Amministrazione, pur essendo convinta di avere correttamente operato in punto di diritto, ritiene, al fine di salvaguardare i propri Consiglieri, di attenersi alla seconda soluzione prospettata, al fine di evitare possibili rilievi ministeriali".