Attualità - 24 giugno 2020, 10:39

Pavia, 246° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza: bilancio operativo del 2019 e dell’emergenza da Covid-19

Alla cerimonia era presente il prefetto Rosalba Scialla

La Guardia di Finanza di Pavia ha festeggiato ieri il 246° Anniversario della sua fondazione.

La celebrazione, visto lo stato di emergenza dovuto alla pandemia ancora in corso, è stata improntata alla massima sobrietà, con la sola presenza del Prefetto della provincia di Pavia, di una rappresentanza di Finanzieri pavesi e della locale Sezione A.N.F.I..

Dopo l’alzabandiera sono stati resi gli onori ai caduti e sono stati letti i messaggi augurali del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana.

Nel suo intervento di saluto, il Colonnello Luigi Macchia non ha mancato di evidenziare il ruolo che oggi la Guardia di Finanza riveste nel panorama istituzionale, visto anche il particolare stato di emergenza sanitaria ed economica, quale unica forza di polizia per il contrasto agli illeciti di natura economico-finanziaria, con particolare riguardo a quei fenomeni di illegalità legati al tentativo della criminalità, sia comune che organizzata, di infiltrarsi nell’economia del territorio.

Nell’occasione, è stato effettuato anche un bilancio sulle attività svolte, nel 2019, dalle Fiamme Gialle pavesi nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo nonché su quelle svolte, nei primi 5 mesi del 2020, relative all’adeguamento del dispositivo di vigilanza attuato per sostenere l’economia sana del Paese ed attenuare la situazione di sofferenza e di difficoltà manifestata da cittadini, imprese e professionisti a causa della pandemia da Covid-19.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2019

Nel corso dell’anno 2019 la Guardia di Finanza di Pavia ha eseguito oltre 3.000 interventi ispettivi e 475 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

Cifre, queste, che danno il senso dell’intensificazione delle attività della G.d.F. contro i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria.

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Interventi mirati, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio, ulteriormente migliorata, quest’ultima, in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione ed all’introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio nazionale su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di quasi 500 interventi ispettivi e di 163 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare 150 reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione) e di denunciare 36 soggetti.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 6,5 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 60 milioni di euro.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 40 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso complessivamente quasi 18 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 46 datori di lavoro per aver impiegato oltre 150 lavoratori in “nero” o irregolari.

Ammontano, invece, a 19 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale mediante servizi di prevenzione nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale, operanti nel settore.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, nel 2019 sono stati eseguiti 51 controlli riscontrando 6 violazioni.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2019, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di

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disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

134 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2019, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 36 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 4 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Le frodi scoperte dai Reparti dipendenti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a quasi 4 milioni di euro, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 39.

Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 6,1 milioni di euro, a carico di 119 soggetti.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 4 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. Tra questi figurano anche soggetti intestatari di case e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite a traffici illeciti.

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 35 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del 2019, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.

È utile sottolineare, a fattor comune, come un sicuro indice dell’incisività dell’azione investigativa sia rappresentato dai sequestri: nell’ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimenti ablatori per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro.

Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria che ha accolto le proposte di misure cautelari reali avanzate dai Reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo Stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di illegalità, frode, malaffare e cattiva gestione.

LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINAZIARIA

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che

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va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.), nonché connessi con la gestione dell’emergenza sanitaria.

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.

L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.

È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, che vengono delegati con immediatezza ai Reparti competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.

Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio.

Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.

Nel corso del 2019, invece, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 85 soggetti, ed ammonta ad oltre 34 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il

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sequestro, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca operati hanno raggiunto la quota di circa 1 milione di euro al quale si aggiungono oltre 26 milioni di euro di beni relativi ad una società sottoposta alla misura dell’amministrazione giudiziaria prevista dal codice antimafia per quelle aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata, tese al recupero delle condizioni di legalità ed al reinserimento nel mercato economico di queste realtà imprenditoriali.

Tali misure ablative ricomprendono anche i sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc..

Sono stati eseguiti 145 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 6 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 12 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 1 è stata tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 53 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per circa 1,5 milioni di euro.

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati proposti per il sequestro beni per un valore pari a circa 74 milioni di euro, su un altrettanto valore di patrimoni risultati distratti.

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 21 soggetti, 3 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 30.000 di euro.

Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle - convergenti su 3 Piani operativi - a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 25 interventi e dato esecuzione a 14 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 10.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.

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CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI

In materia di contrasto al traffico di stupefacenti, grazie alle operazioni concluse, sono stati sequestrati o fatti sequestrare ad altri Reparti del Corpo circa 10 kg di cocaina a carico di 28 soggetti denunciati, di cui 18 arrestati.

In materia di contrasto al contrabbando, lo sforzo operativo in tutte le sue forme è finalizzato a disarticolare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte sul territorio nazionale, mediante servizi di prevenzione volti al controllo delle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.

Oltre 400 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 23 i soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.

Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 4 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a quasi 3 milioni di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro e confisca operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto la quota di oltre 17 milioni di euro.

Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con le Autorità Prefettizie, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 83 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferite alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente.

L’impegno profuso in tale comparto operativo, si è, in particolare, concretizzato con il sequestro di beni per un valore di oltre 1,5 milioni di euro a seguito di 5 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio.

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La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.

Nei primi mesi del 2020, per i reati di contraffazione e frode in commercio nonché per violazioni alle norme in tema di sicurezza prodotti, è stato denunciato 1 soggetto per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, constatate sanzioni amministrative in 1 caso e sottoposti a sequestro oltre 1.300 mascherine e dispositivi di protezione individuale, oltre ad alcune migliaia di litri di igienizzanti (venduti come disinfettanti).

Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.

In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti per il reato di manovre speculative su merci e sono stati sequestrati oltre 160 flaconi di gel igienizzante, alcuni dei quali commercializzati al pubblico con ricarichi sino al 300% rispetto al prezzo di acquisto.

Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato il territorio provinciale, la Guardia di Finanza, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 20 militari.