Attualità - 13 luglio 2020, 12:48

Record negativo di nascite dall'Unità d'Italia

Il crollo dei nuovi nati in Italia evidenziato nel bilancio demografico 2019 di Istat. Aumentano gli italiani in fuga e diminuiscono gli stranieri

Sono dati che riguardano il 2019 prima del Covid e sono molto preoccupanti, l'Italia è in tracollo demografico. A dimostrare il nuovo minimo storico di nascite dall'Unità d'Italia è il Bilancio demografico nazionale 2019 dell'Istat. 

Al 31 dicembre 2019 la popolazione residente è inferiore di quasi 189 mila unità (188.721) rispetto all’inizio dell’anno. Il persistente declino avviatosi nel 2015 ha portato a una diminuzione di quasi 551 mila residenti in cinque anni.

Il record negativo di nascite dall’Unità d’Italia registrato nel 2018 è di nuovo superato dai dati del 2019: gli iscritti in anagrafe per nascita sono appena 420.170, con una diminuzione di oltre 19 mila unità sul 2018 (-4,5%). Il calo si registra in tutte le ripartizioni, ma è più accentuato al Centro (-6,5%).

I fattori che negli ultimi anni hanno contribuito al calo delle nascite si identificano nella progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda, costituita da generazioni sempre meno numerose alla nascita - a causa della denatalità osservata a partire dalla seconda metà degli anni Settanta - non più incrementate dall’ingresso di consistenti giovani immigrati.

Negli ultimi anni si assiste anche a una progressiva diminuzione del numero di stranieri nati in Italia, così che il contributo all’incremento delle nascite fornito dalle donne straniere, registrato a partire dagli anni duemila, sta di anno in anno riducendosi. 

Nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è pari a 62.944 (il 15,0% del totale dei nati), con un calo di 2.500 unità rispetto al 2018 (-3,8%).

Il numero di cittadini stranieri che arrivano nel nostro Paese è in calo (-8,6%), mentre prosegue l’aumento dell’emigrazione di cittadini italiani (+8,1%).