Niente lockdown ma zone rosse locali da dove non si può entrare né uscire che interessano paesi, città o province dove circolano le varianti inglese, brasiliana e sudafricana con queste ultime che sembrerebbero più resistenti ai vaccini: è l'idea allo studio del nuovo governo in base alle indiscrezioni raccolte dal Corriere della Sera.
Pochissimi negozi resterebbero aperti in queste zone rosse locali dove circola il virus mutato e anche le scuole sarebbero chiuse, aggiunge il quotidiano milanese. La decisione delle chiusure totali sarebbe decisa a livello locale, d'accordo con il governo.
Per recuperare il ritardo sulle vaccinazioni si utilizzerebbero caserme, palestre e aeroporti coinvolgendo la Protezione Civile e i militari, con il ruolo del commissario Arcuri ridimensionato: è un'altra delle ipotesi al vaglio del governo Draghi, che confermerebbe poi la divisioni per fasce a colori, riportata dal Corriere. Sul tavolo c'è anche la valutazione della possibilità di aprire bar e ristoranti anche la sera in fascia gialla e a pranzo in quella arancione.
Su palestre e piscine, che dovrebbero riaprire a scaglioni e con distanze tassative (2 metri in palestra, 10 in piscina) alla scadenza dell'attuale Dpcm (5 marzo), sarà lo stesso governo Draghi a decidere, così come su cinema e teatri, ormai allo stremo dopo una chiusura di quasi un anno.