Oltre alle indiscrezioni della mattinata, e cioè la richiesta di zone rosse stile Codogno nel caso di 250 casi settimanali per 100mila abitanti con ferrei controlli delle forze dell'ordine in entrata e in uscita da questi comuni, il Comitato tecnico scientifico ha anche confermato al governo la necessità di un lockdown nei weekend con negozi chiusi e spostamenti consentiti solo per urgenza, lavoro e salute o, in alternativa, un lockdown generalizzato nel caso si superasse la soglia dei 30mila contagi giornalieri.
Spetterà ora all'esecutivo prendere una decisione, che sarà comunque immediata e, nel caso delle chiusure del weekend, sarà operativa già dal prossimo fine settimana. Il Cts sostiene la necessità di riportare l'Rt nazionale sotto l'1, chiede anche di rafforzare le misure nelle zone gialle per evitare i contatti e, soprattutto, di estendere la campagna vaccinale il più possibile e in tempi brevi. Si chiede anche di rintracciare e identificare le varianti e, laddove sono presenti, una chiusura totale, quindi da zona rossa. Lo stesso Cts suggerisce di agire sulle chiusure in base agli ultimi dati disponibili e più aggiornati.
Intanto è stato firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società Adienne Pharma&Biotech per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V che verrà avviata nel nostro Paese a luglio e permetterà all'Italia di produrre 10 milioni di dosi entro la fine dell'anno.
Lo stabilimento produttivo della Adienne Pharma&Biotech, società con sede a Lugano, si trova a Caponago, in provincia di Monza e Brianza.