Dopo le feste di Pasqua entra in vigore il nuovo decreto anti Covid, con le nuove limitazioni che scatteranno mercoledì 7 aprile e resteranno attive fino al 30 del mese. Un piano anti contagio che conferma molte delle restrizioni in atto, elimina le zone "gialle" lasciando tutta Italia per un altro mese in "rosso" o in "arancione" ma che riapre le scuole in presenza, anche nelle zone rosse, fino alla prima media compresa.
La Lombardia resterà in zona rossa anche la prossima settimana, ma potrebbe tornare in arancione dal prossimo 13 aprile: la decisione sarà presa nel monitoraggio di venerdì prossimo. Ecco i contenuti del nuovo decreto in vigore dal mercoledì sintetizzati per punti.
NIENTE ZONE GIALLE
Dal 7 aprile spariscono le zone gialle e bianche. L’Italia sarà suddivisa in zone rosse o arancioni fino al 30 aprile. Il 20 aprile il governo verificherà eventuali miglioramenti della curva dei contagi e valuterà eventuali allentamenti. In quella stessa sede si prenderanno decisioni per il ponte del 1° maggio
CIRCOLAZIONE
In ogni Regione rimane il divieto di circolare già in vigore tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.
SCUOLE
Dal 7 aprile riaprono gli asili nido, le primarie e le prime medie anche nelle regioni in zona rossa. Divieto per le regioni di chiudere queste classi fino al 30 aprile. Per le zone arancioni, seconda e terza media in presenza. Le superiori sono fino al 75% in presenza ed il resto in Dad.
SPOSTAMENTI
Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. È possibile spostarsi dalla Regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l’autocertificazione. Chi vive nei piccoli Comuni può spostarsi in un raggio di 30 chilometri dalla propria abitazione
VISITE A PARENTI ED AMICI
Gli incontri con gli amici sono vietati nelle regioni rosse. Per le zone arancioni possibili visite private a parenti o a amici a un massimo di due persone che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.
SECONDE CASE
Le seconde case si possono raggiungere anche in zona rossa, se proprietari o titolari di un contratto d’affitto antecedente al14gennaio 2021. Fino al 6 aprile divieto di raggiungere seconde case in Liguria, Campania, Puglia, Toscana (divieto esteso fino all’11 aprile) anche per i residenti. In Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana e Sardegna seconde case raggiungibili ma per comprovati motivi. In Sicilia sì può andare nelle seconde case ma con tampone negativo e obbligo di quarantena.
VIAGGI
Fino al 6 aprile chi torna da un Paese dell'Ue deve sottoporsi a cinque giorni di isolamento fiduciario e al termine sottoporsi al tampone. Per chi rientra dal 7 del mese è sufficiente il tampone. Fino al 30 aprile quarantena di 14 giorni e tampone al termine per chi rientra da un Paese extra Ue, dal Regno Unito e dall'Austria.
BAR E RISTORANTI
I bar e i ristoranti restano chiusi in presenza. Possibile l’asporto, per i ristoranti fino alle 22, per i bar fino alle 18. Aperti i ristoranti degli alberghi solo per chi vi alloggia.
SMART WORKING
Resta la possibilità per i lavoratori dipendenti di lavorare in modalità agile “alternativamente all’altro genitore” quando i figli sotto i 16 anni sono in didattica a distanza.
PARRUCCHIERI ED ESTETISTI
I servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti restano chiusi in fascia rossa, aperti in zona arancione.
NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
Sia in zona rossa che in zona arancione restano aperti gli alimentari, compresi quelli nei centri commerciali. Restano aperti in tutte le zone i tabaccai, le farmacie, le edicole, i meccanici e le ferramenta. In zona rossa chiusi i negozi non ritenuti di beni essenziali.
CINEMA E TEATRI
Slittata la riapertura del 27 marzo, cinema e teatri restano chiusi fino al 30 aprile.
SPORT
Resta sospesa l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. E’ consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione.
ASSUNZIONI
Sbloccati i concorsi fermi a causa del Covid. Le selezioni riguarderanno le amministrazioni centrali dello Stato, le Regioni, i Comuni e le Province
SANZIONI E TUTELE PER I SANITARI
Il decreto prevede lo spostamento ad altre mansioni per l’operatore sanitario che si rifiuta di vaccinarsi. In alcuni casi può scattare anche sanzione pecuniaria e sospensione graduale dal servizio. Per i medici previsto uno scudo penale. Il rinvio a giudizio solo per colpa grave dell’indagato.