Green Pass: servirà per discoteche, ristoranti al chiuso e mezzi pubblici a lunga percorrenza, oltre che in altre circostanze tra le quali quelle già previste dalle normative europee: stadi, palestre, centri sportivi, concerti, eventi, convegni, spettacoli, feste.
Ovunque ci sia rischio di assembramento, lì ci sarà l’obbligo di avere il passaporto verde. Il Corriere della Sera riporta come il Governo sia ormai vicino alla definizione finale dell’elenco dei luoghi in cui il “lasciapassare” sarà indispensabile. Il provvedimento, che sarà promulgato con decreto, potrebbe entrare in vigore già il 26 luglio, decisiva la cabina di regia che dovrebbe svolgersi martedì.
Il documento sarà rilasciato a chi ha effettuato la doppia dose di vaccino, è guarito o ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Andrà esibito al momento di entrare nei luoghi a rischio o a bordo del mezzo preso. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni.
Si va anche verso un cambiamento dei parametri per la definizione delle fasce di rischio delle regioni, riporta sempre il Corriere. Oltre all’incidenza del rischio, basata sul numero di nuovi casi di Covid per numero di abitanti, i passaggi da un colore e l’altro terranno conto anche dell’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.