Territorio - 31 gennaio 2022, 19:24

Emergenza cinghiali, Rolfi: “Via libera agli abbattimenti per il loro contenimento”

I proprietari danneggiati potranno delegare abbattimenti con l’intervento di cacciatori sui propri terreni

In Lombardia gli agricoltori che subiscono danni causati da cinghiale alle coltivazioni potranno indicare due operatori abilitati al contenimento dell’animale sui propri terreni. E’ quanto stabilisce la delibera approvata dalla Regione su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. “In questi anni – ha dichiarato Rolfi – abbiamo introdotto la possibilità per gli agricoltori provvisti di licenza di intervenire direttamente, abbiamo aggiornato la legge, abbiamo introdotto la caccia di selezione al cinghiale tutto l’anno anche con visore notturno, abbiamo previsto la facoltà di foraggiamento ossia il posizionamento di piccole quantità di cibo per attrarre il cinghiale”.

“La Lombardia – ha aggiunto Rolfi – ha fatto tutto ciò che consente la norma nazionale, spesso finendo anche nelle sedi giudiziarie per difendere le proprie leggi e il diritto dei territori di gestire la piaga del cinghiale. Ora serve l’intervento dello Stato, da sempre inerte: la proliferazione incontrollata di cinghiali causa danni all’agricoltura ed è un pericolo per la sicurezza stradale”.

Il cinghiale – ha ricordato l’assessore – è anche il principale vettore della peste suina africana e questo dovrebbe far riflettere sugli effetti del disinteresse manifestato in questi anni da parte dei ministeri competenti”.
Nel 2021 gli abbattimenti di cinghiali in Lombardia sono stati oltre 14 mila contro i 9 mila del 2020 e i 7 mila del 2019. “Questa misura conferma la volontà di regione di attivare ogni misura possibile per incrementare ancora di più il contenimento del cinghiale nell’ottica della difesa delle coltivazioni e della sicurezza delle comunità locali”, ha concluso Rolfi.