Economia - 18 febbraio 2022, 07:00

Boom di app per giocare: le tendenze (e classifiche di inizio 2022)

"Minecraft" è un gioco sviluppato con il linguaggio Java che si propone di essere una miscellanea tra un manageriale e uno strategico.

Chi non ha mai scaricato un‘app per giocare, fosse anche solo perché spinto dalla curiosità? Oggi il mercato dei software mobile è ricchissimo e ha rivoluzionato la concezione stessa dell’intrattenimento. Una volta era necessario barcamenarsi tra mazzi di carte e giochi in scatola per passare qualche ora in compagnia, mentre da qualche anno a questa parte bastano pochi click per scaricare su un dispositivo portatile un videogame di quelli che costavano un occhio della testa nel secondo millennio. Molti titoli videoludici celebri vengono convertiti proprio per i sistemi mobile e di conseguenza nomi come “Call of Duty” e “FIFA” impazzano anche tra i telefonini.

Nel 2022, nello specifico, si parla ancora di un’attrazione che regge botta da anni. Si tratta di “Minecraft”, un gioco sviluppato con il linguaggio Java che si propone di essere una miscellanea tra un manageriale e uno strategico. Disponibile per molteplici piattaforme, pc compreso, “Minecraft” vanta più di 140 milioni di giocatori attivi al mese e la sua controparte mobile risulta essere tra le app più vendute sugli store digitali. Non mancano conversioni di altri giochi celebri come il “Monopoly”, anch’esso a pagamento. Tra le simulazioni calcistiche sono “Football Manager” e “FIFA” a dominare la scena, mentre per quel che concerne i cari vecchi platform c’è chi si diverte a distanza di 20 anni con spinoff aventi protagonisti i personaggi di Sonic e Super Mario, rispettivamente mascotte della SEGA e della Nintendo.

Numerose app sono scaricabili gratuitamente e tra queste non si possono non citare “Candy Crush” e “Clash of Clans”, per non parlare del fenomeno “Pokémon Go” che ha riportato in auge i famosi mostriciattoli tascabili nel 2016. Queste app riescono a sopravvivere perché provviste di un negozio virtuale integrato, tramite il quale gli utenti possono sbloccare contenuti aggiuntivi di un gioco e reperire più facilmente personaggi, armi e quant’altro. Sono perlopiù i giochi ispirati agli anime giapponesi ad adottare questa filosofia: nel caso di Dragon Ball esistono ben due app separate, quali “Dragon Ball Z Dokkan Battle” e “Dragon Ball Legends”. I giocatori che utilizzano queste app scegliendo liberamente di non investirvi denaro sono indicati dalle community come “F2P” (“free to play”), così da specificare che rispetto agli altri possono incontrare più difficoltà nel gioco e necessitare maggiormente di consigli sui forum a tema.

Il numero di download e di acquisti eseguiti in relazione alle app varia di settimana in settimana, pertanto fotografare una classifica veritiera potrebbe portare a un quadro che si rivelerebbe anacronistico dopo pochi giorni. In alcuni casi, come in occasione degli anniversari della pubblicazione, le app tendono a regalare contenuti agli utenti e a salire nelle graduatorie, usando un po’ il bastone e un po’ la carota, insomma. Ogni anno sono decine le nuove app che si ripromettono di diventare di tendenza nel giro di qualche mese.

Non si devono escludere però i giochi più tradizionali, come la scopa. Anche alcuni giochi classici del casinò vantano app dedicate, che non richiedono necessariamente la registrazione a qualche più vasta piattaforma di intrattenimento. Insomma, il palinsesto è piuttosto rifornito e ormai appare difficile non riuscire a trovare qualcosa che sia di proprio gusto quando si naviga sugli store per vincere la noia. Anche i più vecchi giochi di carte oggi si possono giocare comodamente a distanza. Le app ludiche e videoludiche sembrano fatte apposta per tutte le età.