Economia - 22 aprile 2022, 07:00

Matematica e vita quotidiana: i numeri quanto influenzano quello che facciamo?

Ci sarà capitato almeno una volta nella vita di chiederci se tutte le ore che abbiamo passato sui libri a studiare numeri, formule, teoremi e sistemi siano stati tempo sprecato.

Ci sarà capitato almeno una volta nella vita di chiederci se tutte le ore che abbiamo passato sui libri a studiare numeri, formule, teoremi e sistemi siano stati tempo sprecato. È una reazione molto comune e diffusa ma che nasconde un errore di fondo. La matematica che abbiamo amato e odiato influenza moltissimi aspetti della nostra vita quotidiana. È il momento di capire quali e forse rivaluteremo gli sforzi che abbiamo fatto.

Iniziamo da una delle operazioni quotidiane che facciamo più spesso: la spesa. Magari non ci pensiamo ma quando scegliamo un qualsiasi prodotto confrontiamo i prezzi per trovare i più convenienti. Oppure cerchiamo di calcolare la percentuale di sconto delle offerte. O ancora calcoliamo la somma totale che andremo a spendere per decidere di pagare in contanti o con la carta di credito. Tutte azioni basate su numeri.

Il discorso non cambia se preferiamo acquistare online. Le piattaforme di e-commerce sono costruite principalmente su algoritmi. Algoritmi che ci comunicano la disponibilità della merce, che calcolano il tempo di spedizione in base alla nostra residenza e che indicano agli addetti come e quando preparare il prodotto per la consegna.

Numeri e matematica hanno un ruolo fondamentale anche in un’altra comunissima attività, ovvero quella di cucinare. Quanto portiamo a casa la spesa e ci troviamo davanti ai fornelli calcoli e cifre tornano a farla da padrone. I tempi di cottura e le temperature sono numeri. Così come le quantità degli ingredienti delle ricette. Numeri che sono ancora più importanti quando si parla di pasticceria, un settore in cui le reazioni chimiche e le proporzioni tra prodotti sono fondamentali per la buona riuscita delle pietanze.

La matematica e le cifre ci influenzano in maniera a volte inaspettata anche quando ci divertiamo. Basti pensare ai grandi classici dell’intrattenimento come il blackjack o ai semplici giochi di carte della nostra tradizione. In tutti c’è una componente di calcolo che spesso tendiamo a dare per scontata e che determina il sottilissimo confine tra una vittoria e una sconfitta o tra un buon giocatore o un cattivo giocatore.

Pochi se ne rendono conto ma la disciplina che abbiamo tanto odiato in gioventù potrebbe davvero salvarci la vita se siamo appassionati di bricolage o fai da te. Se dobbiamo mescolare i prodotti per i lavoretti di casa, se dobbiamo prendere delle misure, calcolare un angolo per piazzare un mobile o ancora capire se una mensola è in piano non possiamo prescindere dai calcoli. Calcoli che se effettuati male potrebbero rovinare le nostre creazioni o addirittura metterci in pericolo.

In maniera diretta e indiretta la matematica ha influenzato la storia dei viaggi dell’uomo fin dall’antichità. I nostri antenati prima di mettersi in viaggio o per calcolare una rotta o un itinerario usavano la bussola, il goniometro, il sestante o l’astrolabio. Allo stesso modo con la tecnica della triangolazione venivano stabilite le distanze tra due luoghi diversi.

Oggi ci pensano i GPS integrati nelle auto, nei satelliti o nei telefoni di ultima generazione ad adempiere a questi compiti ma il presupposto di base è sempre lo stesso: i numeri sono fondamentali per gli spostamenti.

Anche discipline all’apparenza lontanissime dalla matematica come la psicologia e la sociologia fondano buona parte del loro successo proprio sui numeri. I risultati di laboratorio vengono messi in tabelle comparative. Le statistiche sulle caratteristiche demografiche vengono create dopo l’elaborazione di cifre inserite in fogli di calcolo. Tutto quello che è comparazione e analisi si basa su formule matematiche più o meno elaborate.

Arriviamo, in conclusione, al vero e proprio regno di calcoli e algoritmi su cui si fonda la nostra attuale società: l’informatica. Le app, i programmi, le ambientazioni dei videogiochi sono basati tutti su codici e stringhe lunghissime derivanti da complesse equazioni matematiche.

I programmatori usano il codice binario fatto di alternanza tra 0 e 1 per permettere alle macchine di interagire con gli esseri umani. Un aspetto che diamo sempre per scontato ma che ormai pervade ogni singolo momento della nostra vita quotidiana.