Economia - 16 maggio 2022, 07:00

4,6 miliardi di dollari per un impianto di produzione di chip in Italia: come influisce questo investimento tecnologico sui consumatori?

Mentre gran parte del mondo sembra essere in preda al caos l’Italia fa passi avanti da gigante in ambito tecnologico, e per il 2030 promette l’investimento di quasi cinque miliardi di euro nella produzione di chip sul territorio nazionale.

Mentre gran parte del mondo sembra essere in preda al caos l’Italia fa passi avanti da gigante in ambito tecnologico, e per il 2030 promette l’investimento di quasi cinque miliardi di euro nella produzione di chip sul territorio nazionale. La promessa, se realizzata, consentirà al nostro paese di sviluppare tecnologie innovative di fondamentale importanza non solo per le aziende, che ne trattano ovviamente beneficio, ma anche per i consumatori: sarà proprio nella vita quotidiana di ognuno di noi, infatti, che si noteranno i vantaggi più significativi di un investimento così consistente.

Più di 4 miliardi alla produzione di chip in Italia: la rivelazione di Reuters

L’Italia sembra essere finalmente pronta ad investire in ambito tecnologico, sempre più importante nella vita quotidiana di ogni cittadino. È stata la redazione del sito online Reuters a svelare la notizia prima di tutti gli altri: i giornalisti hanno affermato di essere riusciti a mettere le mani sulla bozza di un decreto che, sebbene sia ancora in fase di stesura, sembra promettere più che bene.

Sempre secondo la stessa fonte sarà la Sicilia la regione destinata ad ospitare gli edifici che risulteranno dall’enorme investimento; si tratterà sopratutto di strutture dedicate alle fasi di test ed assemblaggio dei chip. Si attendono ovviamente conferme ufficiali, ma le voci di corridoio alimentate da Reuters fanno affidamento sulla discussione che il governo italiano ha intavolato con Intel mesi fa, proprio a proposito della realizzazione di un impianto di produzione di chip sul territorio italiano.

Ecco come i nuovi investimenti tecnologici beneficeranno le piattaforme online

L’enorme quantità di ore che gli italiani hanno trascorso a casa durante gli ultimi anni, distrandosi tra televisione, giochi online e sti di svago ha reso evidente la necessità di maggior investimenti in ambito informatico e tecnologico. Tra i tanti siti online che hanno permesso ai cittadini di sopravvivere al prolungato periodo di isolamento c’è stato anche AskGamblers, sito affidabile di iGaming.

I siti di iGaming online restano piacevoli compagni della quotidianità di molti! Anche questa tipologia di intrattenimento beneficerà enormemente degli investimenti tecnologici previsti per i prossimi anni: ci si aspetta, infatti, che a maggiore produzione corrisponda un abbassamento dei costi del prodotto. In questo modo i prezzi di cellulari smartphones e di computer si faranno più moderati, permettendo a chiunque di poter acquistare nuovi prodotti da utilizzare per giocare online.

Parte la produzione di chip in Italia, il governo promette 150 milioni di euro già per il 2022

Il governo italiano potrebbe decidere di investire nella produzione di chip più di quattro miliardi di euro. La conversazione avuta tempo fa con la statunitense Intel, volta a convincere l’azienda a venire a lavorare in Italia, avrebbe promesso agli americani la consegna di 150 milioni di euro entro la fine del 2022. A questi si aggiungeranno altri 500 milioni di euro all’anno dal 2023 al 2030, per un totale di quasi cinque miliardi di euro in otto anni. L’agenzia stampa Reuters ha spiegato che l’investimento, se approvato, farà parte di un piano economico molto più ampio che costerà ad Intel 80 miliardi di euro. Tutti i soldi italiani, spiega la bozza del decreto letta dai giornalisti di Reuters, verrano spesi per la produzione e l’applicazione di tecnologie innovative oggi sempre più necessarie nella vita quotidiana di ogni cittadino.

Intel conquista l’Europa, 80 miliardi di euro per la produzione di chip nel continente

La stessa Intel ha parlato del piano decennale con cui prevede di coinvolgere l’Europa nella produzione di chip elettronici. L’azienda ha messo a disposizione dei propri collaboratori 80 miliardi di euro, che intende investire sul territorio dell’Unione per soddisfare la sempre crescente richiesta di prodotti tecnologici innovativi da parte dei residenti.

Accanto all’Italia si schierano anche Francia e Germania, decise a collaborare con gli americani per portare in Europa almeno una parte della filiera di produzione dei suddetti prodotti, liberandosi in questo modo dal mercato ancora in gran parte monopolizzato dai paesi asiatici. Le trattative sono ancora in corso ed estremamente confidenziali, ma ciò che si è venuto a sapere fino ad oggi sembra promettere bene: dopo tanti anni di passi indietro l’Italia sembra essere pronta ad assumere un ruolo rilevante nella produzione tecnologica.

Ci si aspetta che sarà la Sicilia la regione destinata ad ospitare le filiere che nasceranno dall’investimento con Intel, ma anche questa è un’informazione che dovrà essere presa con le pinze fino all’arrivo di conferme ufficiali.