Cronaca - 24 maggio 2022, 13:33

Vincite online non dichiarate: a processo una donna che riceve il reddito di cittadinanza

Titolare di un conto gioco, la vercellese è finita nei guai per scommesse che dice di non aver fatto. Nelle scorse settimane c'era già stata una condanna per una vicenda analoga

La mancata comunicazione delle vincite accreditate su conti gioco sta creando grossi guai ad alcuni vercellesi percettori del reddito di cittadinanza. Le somme, indipendentemente dal fatto che vengano effettivamente incassate, che vengano rigiocate o che vengano del tutto perse, contribuiscono a far aumentare il reddito ai fini Isee, e, di conseguenza, a far perdere i requisiti per beneficiare della misura assistenziale. Con il rischio, in caso di mancata comunicazione all'Inps, di rimediare una denuncia penale.

Ne sa qualcosa una vercellese, finita a processo per non aver denunciato vincite per 13mila (nel 2017) e 48mila euro (nel 2018) registrate sul conto gioco in anni nei quali percepiva 600 euro al mese di reddito di cittadinanza. Vincite che la donna, assistita dall'avvocato Davide Scarpa, dice di non aver mai incassato, e che ignorava proprio di dover denunciare: «Mai nessun patronato – ha detto in aula – mi ha chiesto se avessi un conto gioco al momento fare la dichiarazione Isee. E poi, anche se il conto era intestato a me, non ero nemmeno io a giocare, ma mio fratello».

All'origine della denuncia c'è una sentenza della Cassazione che ha chiarito come, sebbene non espressamente elencato tra le componenti del patrimonio, anche il conto gioco ne faccia parte: si tratta di uno strumento attraverso cui si movimenta denaro, ma anche di una sorta di portafoglio elettronico, poiché vi sono accreditati i bonus, le somme vinte e i depositi; inoltre possono essere effettuati prelievi. In base alla sentenza della Cassazione, il conto gioco deve essere dichiarato nell’Isee, come componente del patrimonio mobiliare. «E questo – ha spiegato il maresciallo della Guardia di Finanza incaricata dei controlli – indipendentemente dal fatto che il denaro venga realmente incassato, rigiocato o successivamente perso».

Le vincite - reali o teoriche che siano - possono far slittare il patrimonio mobiliare sopra la soglia massima per il diritto al reddito di cittadinanza: qualora questo avvenga, il beneficiario deve dichiarare la variazione patrimoniale all’Inps entro 15 giorni. Non farlo costituisce reato: l’omessa comunicazione di variazioni del patrimonio o del reddito, o di altre informazioni rilevanti ai fini della revoca o della riduzione della misura, è punita con la reclusione da uno a tre anni.

Per cercare di dimostrare la buona fede della donna, il suo legale ha anche fatto rilevare come la stessa, a fronte di un lavoro trovato nel frattempo, si fosse premurata di effettuare tutte le comunicazioni del caso. Nella prossima udienza verrà ascoltato il fratello, poi si passerà alle richieste finali. Nelle scorse settimane un gattinarese che si era trovato nella stessa situazione aveva rimediato una condanna a 1 anno e 4 mesi.