Cronaca - 11 giugno 2022, 16:55

Pavia: tentano furto in appartamento, in manette due ragazze

L'episodio è avvenuto intorno alle 12

Avevano destato sospetti, aggirandosi all’interno di un’area condominiale, del centro di Pavia, due ragazze arrestate dalla Volante della Polizia di Stato per tentato furto in abitazione aggravato.

Erano da poco passate le 12, quando giungeva, alla Centrale Operativa della Questura di Pavia, una richiesta di intervento da parte di un residente del condominio che riferiva che due ragazze avevano forzato la porta di un’abitazione e fatto accesso all’interno, mentre un ragazzo sembrava in attesa.

Prontamente, due equipaggi della Squadra Volante, in servizio di controllo del territorio, si portavano sul posto e fermavano le persone segnalate.

A seguito del sopralluogo effettuato, veniva accertato che i soggetti avevano divelto il nottolino della serratura e messo a soqquadro l’abitazione. In considerazione delle evidenze emerse, grazie alla tempestiva segnalazione del cittadino che aveva allertato l’utenza 112NUE, gli Agenti accompagnavano gli autori del reato in Questura.

Al contempo, un altro equipaggio della Polizia di Stato prendeva contatti con il proprietario dell’abitazione il quale, in relazione all’intervento tempestivo assicurato, risultava non fosse stato asportato alcun bene e si recava in Questura per sporgere la relativa denuncia.

All’interno degli uffici di Polizia le persone venivano sottoposte a perquisizione e venivano trovate in possesso di diversi arnesi atti allo scasso, che venivano debitamente sequestrati.

Mentre il ragazzo minorenne veniva associato presso una comunità, le ragazze venivano tratte in arresto e condotte presso le camere di sicurezza della Questura inattesa del processo per direttissima. In data odierna, al termine dell’udienza, veniva convalidato l’arresto e le donne venivano sottoposte alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Pavia.

Mentre una delle due ragazze veniva invitata a lasciare il territorio della provincia, la seconda veniva tratta in arresto in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi e condotta in carcere per l’espiazione della pena di anni 5, mesi 10 e giorni 6 di reclusione per furti in abitazione, rapina, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri.

Si ritiene che l’intervento portato a termine, ha consentito la mancata esecuzione dell’attività delittuosa ed anche l’individuazione di pericolosi e agguerriti soggetti dediti a reati predatori, che seppur in giovane età, annoverano numerosi e significativi precedenti di polizia specifici.